Inoltre sarebbe interessante anche dare un’occhiata QUI, al recente The January 2010 Senior Loan Officer Opinion Survey on Bank Lending Practices, dove si scrive che si è cessato l’inasprimento delle norme per la concessione di prestiti nel quarto trimestre, ma la stretta permane.
Il sistema bancario ha riferito, che la domand adi prestiti delle famiglie e delle imprese, si è ulteriormente indebolita. Quindi, non è solo questione di acqua, ma di vera e propria, acquafobia, debitofobia obbligata, indotta dal necessario processo di deleveraging, in atto. Per quanto riguarda il settore immobiliare commerciale, la stretta resta evidente.
Sottolineamo pure, che le condizioni finanziarie economiche generali, prevedono, un sostanziale stato di insolvenza in arrivo, ambiente non certo ideale, per concedere prestiti.
Come vedremo nella prossima analisi dedicata a coloro che hanno contribuito o vogliono contribuire, liberamente alla nostra navigazione, nelle crisi finanziarie, nelle fase di deleveraging, o si esce con l’austerità economica, o con alta inflazione, default generalizzati oppure si cresce.
Nel frattemp,o l’Indice ISM manifatturiero segnala, che i manager continuano a credere nella ripresa statistica, favorendo l’accumulo di scorte per un’improbabile ondata di consumi e i prezzi delle materie prime salgono. Sarà interessante scoprire, quale azienda avrà il coraggio di trasferire al consumatore, l’ eventuale aumento dei prezzi alla produzione. Buone notizie dal sottoindice dell’occupazione, senza dimenticare che il settore manifatturiero conta per meno del 20 % in America e che quello fondamentale è quello dei servizi.
Come ho scritto ieri e come ci ricorda oggi, Calculatedrisk, il tormentone per quest’anno, sarà quello delle “short sales” nell’immobiliare, preceduto a Las Vegas, da un forte rallentamento dei pignoramenti, in quanto se sei in difficoltà, vendi subito, tanto tra qualche mese o anno, compri a minor prezzo, un po come avviene in borsa, quando si vendono i titoli allo scoperto.
Probabilmente, oltre alla questione “Underwater” ovvero mutui residui superiori all’effettivo valore della casa, le “short sales” nell’immobiliare, saranno il leit.move dell’anno.
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La “filosofia” di Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua “forma artigianale”, un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!
Non solo e sempre economia e finanza, ma anche alternative reali da scoprire e ricercare insieme cliccando qui sotto in ……….
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Caro Andrea,cari compagni di viaggio,
saggia decisione………
buona giornata
Caro Andrea,cari compagni di viaggio,
saggia decisione………
buona giornata
ciao andrea, relativamente ai dati che verrano comunicati venerdi relativi alla revisione dei dati del Bls, oltre ai -824000 posti di lavoro no farm, vanno aggiunti anche gli altri -855000 private? e se si il dato sulla disoccupazione di venerdi potrebbe superare l’11%? o al contrario magicamente rimarra intorno al 10% grazie ad una dimuzione della forza lavoro, mi puoi far saper grazie, ti ringrazio in anticipo per la tua disponibilità.
Ciao roberto
http://www.bls.gov/ces/cesprelbmk.htm
ciao andrea, relativamente ai dati che verrano comunicati venerdi relativi alla revisione dei dati del Bls, oltre ai -824000 posti di lavoro no farm, vanno aggiunti anche gli altri -855000 private? e se si il dato sulla disoccupazione di venerdi potrebbe superare l’11%? o al contrario magicamente rimarra intorno al 10% grazie ad una dimuzione della forza lavoro, mi puoi far saper grazie, ti ringrazio in anticipo per la tua disponibilità.
Ciao roberto
http://www.bls.gov/ces/cesprelbmk.htm
ciao andrea, relativamente ai dati che verrano comunicati venerdi relativi alla revisione dei dati del Bls, oltre ai -824000 posti di lavoro no farm, vanno aggiunti anche gli altri -855000 private? e se si il dato sulla disoccupazione di venerdi potrebbe superare l’11%? o al contrario magicamente rimarra intorno al 10% grazie ad una dimuzione della forza lavoro, mi puoi far saper grazie, ti ringrazio in anticipo per la tua disponibilità.
Ciao roberto
http://www.bls.gov/ces/cesprelbmk.htm
ciao andrea, relativamente ai dati che verrano comunicati venerdi relativi alla revisione dei dati del Bls, oltre ai -824000 posti di lavoro no farm, vanno aggiunti anche gli altri -855000 private? e se si il dato sulla disoccupazione di venerdi potrebbe superare l’11%? o al contrario magicamente rimarra intorno al 10% grazie ad una dimuzione della forza lavoro, mi puoi far saper grazie, ti ringrazio in anticipo per la tua disponibilità.
Ciao roberto
http://www.bls.gov/ces/cesprelbmk.htm
Andrea,
forse c’è ancora carenza di consapevolezza ma sempre di più le contraddizioni tra l’economia ufficiale e quella reale, tra la finanza e la realtà produttiva appare sempre più chiara.
Però l’economia reale, che davanti non ha certo un’autostrada a 6 corsie dovrà comunque inerpicarsi su questa strada da passo di montagna .
Oltre ai mondi alternativi credo che a questo punto sia venuto il momento di guardare come il main streem si svilupperà nei prossimi anni.
Le dinamiche dei crolli sono repentine e disordinate, non vale la pena di studiare il dettaglio di un crollo, (a parte le demolizioni controllate ma non è il caso) le ricostruzioni sono fenomeni lenti e vanno analizzate.
Proviamo a studiare i possibili percorsi della ripresa. E dove sono i livelli di sostenibilità cui una ripresa "sana" dovrebbe far riferimento
ad maiora
Andrea,
forse c’è ancora carenza di consapevolezza ma sempre di più le contraddizioni tra l’economia ufficiale e quella reale, tra la finanza e la realtà produttiva appare sempre più chiara.
Però l’economia reale, che davanti non ha certo un’autostrada a 6 corsie dovrà comunque inerpicarsi su questa strada da passo di montagna .
Oltre ai mondi alternativi credo che a questo punto sia venuto il momento di guardare come il main streem si svilupperà nei prossimi anni.
Le dinamiche dei crolli sono repentine e disordinate, non vale la pena di studiare il dettaglio di un crollo, (a parte le demolizioni controllate ma non è il caso) le ricostruzioni sono fenomeni lenti e vanno analizzate.
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Stò cercando di risolvere alcuni problemi tecnici, emersi negli ultimi giorni. Nel frattempo alcune precisazioni per il futuro. Il banner verrà inserito alla fine di ogni post.
Non c’è alcun motivo per non continuare a postare i propri commenti, come prima. Per chi teme qualcosa di strano nella mia scelta, non posso che offrire la mia parola d’onore e la testimonianza di tre anni passati insieme, nel massimo rispetto per il lettore.
Un abbraccio a Voi tutti. Andrea
I commenti su Icebergfinanza sono liberi e senza mediazione per coloro che si iscrivono su SPLINDER al seguente indirizzo Manuale.splinder.com, mentre per quanto riguarda gli altri commenti, in forma anonima, sarà necessario l’autorizzazione da parte dell’autore.
Questo blog, è stato per oltre tre anni, libero senza alcuna mediazione nei commenti, ma negli ultimi giorni, un numero imprecisato di commenti volgari e lesivi da varie persone, ha costretto il suo autore a ricorrere ad una mediazione parziale che riguarda solo ed esclusivamente i cosidetti commenti "anonimi".
L’autore garantisce, come ha sempre fatto, di pubblicare qualsiasi commento anche anonimo, che non ecceda la normale dialettica condita di ironia, senza poter garantire, solo per i commenti anonimi, la pubblicazione immediata in quanto impossibilitato, al presidio costante del blog.
La garanzia è quello che Icebergfinanza ha potuto testimoniare in questi tre lunghi anni con i fatti.
L’autore di Icebergfinanza dichiara di non essere responsabile per i commenti, inseriti dal lettore, in quanto questo blog non è "presidiato" .
L’autore del blog si impegna a cancellare nei limiti delle possibilità, qualsiasi commenti ritenuto lesivo dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze. Tali commenti non sono da attribuirsi all’autore del blog, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata.
Si ritengono commenti lesivi dell’immagine e dell’onorabilità di terzi, quei commenti illeciti, diffamatori e/o calunniosi, volgari, lesivi della privacy altrui, razzisti, classisti o comunque reprensibili.
Commenti che contengano promozioni relative a religioni o sette, movimenti politici, movimenti terroristici o estremistici e contenuti ispirati da fanatismo, razzismo, odio o irriverenza.
Che possano arrecare danno o pregiudizio, in qualsiasi modo, a minori d’età..
Che forniscano informazioni da ritenersi riservate, confidenziali.
Commenti che siano lesivi di di brevetti, marchi, segreti, diritti di autore o altri diritti di proprietà industriale e/o intellettuale di terzi.
Che utilizzino un linguaggio scurrile o blasfemo.
Qualora all’autore dovesse sfuggire la presenza di suddetti commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze. si è pregati di comunicarlo al seguente indirizzo icebergfinanza@yahoo.it
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001.
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Dove sono finiti i soldi.
Crisi, non crisi, stiamo uscendo, no siamo solo a metà strada, ecc….
L’unica cosa certa è una gran confusione soprattutto dopo l’annuncio di una crescita del 5,7% del pil americano nell’ultimo trimestre 2009.
Partendo dal dato di fatto, che la crisi è scoppiata perché asset cartacei (come ho già illustrato in altri post, ogni credito dato a fronte di titoli esecutivi, creano liquidità ), assunti addirittura a capitali di garanzia, hanno perso ogni appeal e quindi la caratteristica di liquidità, nel momento in cui si sono dimostrati di valore incerto (e questo grazie allo scoppio della bolla dei subprime), oltre all’esagerazione di leve finanziarie enormi (fanny & freddy) o della speculazione su CDS andati a riscossione (AIG), cerco qui di capire le minime prospettive future, considerando le azioni correttive adottate da governi e banche centrali.
Le banche centrali si sono trovate di fronte a banche commerciali senza fondi perché piene di asset non più “liquidi” ovvero, dato che di valore incerto, non più vendibili senza enormi svalutazioni del valore degli stessi.
Per cui la soluzione è stata quella di dare denaro (inventato dal nulla) in cambio di tali asset, tanto quanto basta per verificare con l’andata in scadenza dei crediti sottostanti, il loro valore effettivo (cioè verificare quanta parte di essi venivano rimborsati e quanti no).
Questo denaro non ha costituito un aumento di liquidità, in quanto ha semplicemente SOSTITUITO una liquidità preesistente.
Il tesoro (lo stato) da parte sua ha invece nazionalizzato praticamente chi (fanny & freddy) si era esposto con leve finanziarie inverosimili e si è ritrovato con masse di credito in default (subprime). Tali perdite normalmente vengono ripianate attingendo al “capitale di garanzia”, in questo caso praticamente inesistente a fronte della mole di crediti inesigibili.
Tale ripianamento è stato fatto a costo immediato praticamente nullo, in quanto il tesoro ha solo consolidato la sua garanzia. Ovvero ha garantito con la propria capacità finanziaria i crediti ancora in essere, come a dire: “andate avanti tranquilli che alle eventuali perdite provvedo io”.
Quindi anche questo intervento non ha praticamente immesso liquidità sul mercato.
Salvataggi a fronte di CDS. Il CDS è una assicurazione che contro un premio interviene a fronte di un evento.
Se l’evento non accade, il premio è un guadagno netto, se invece accade, quanto deve sborsare è un multiplo del premio stesso. Se statisticamente accadono più eventi di quanto statisticamente previsti, si ricorre per prima cosa al capitale proprio , poi si fallisce,a meno che qualcuno sborsi il necessario. (in questo caso è stato il tesoro).
Essendo questa liquidità fornita a fronte di asset che avevano azzerato il loro valore, non vi è di nuovo stata immissione di liquidità nel mercato.
L’unica liquidità effettivamente immessa nel mercato è quella usata per il salvataggio di aziende che sarebbero fallite altrimenti, liquidità usata per pagare i loro debiti.
Ma contemporaneamente, per reperire i fondi necessari, lo stato ha innalzato il proprio debito, finanziandolo con buoni del tesoro, venduti sul mercato.
Parte di essi sono stati acquistati dall’estero, parte dalle banche stesse, per immetterli nel proprio capitale di garanzia. Ma togliendo dalla circolazione liquidità allora circolante, limitando crediti con la scusa dell’inaffidabilità, ma soprattutto perché non più richiesti (molte persone hanno deciso di iniziare a risparmiare, comprando MENO delle proprie disponibilità, invertendo quindi una tendenza in atto precedentemente).
Il risultato di tali azioni pertanto è il seguente:
Stati molto più indebitati.
Liquidità difficilmente controllabile e gestibile.
Come ho già illustrato in altri post, il controllo della liquidità avviene o limitandone la concessione (a patto che vi sia richiesta), o con il tasso di interesse la cui diminuzione aumenta l’interesse a chiedere prestiti, mentre un suo aumento li rende più difficili.
Ora, con una richiesta scarsa dovuta al fatto che chi ha garanzie da offrire, preferisce risparmiare e cercare di saldare i debiti pregressi, mentre chi chiederebbe finanziamenti non ha garanzie da offrire, quindi non gli vengono concessi, e tassi praticamente nulli, la possibilità di manovra delle banche centrali è praticamente nulla.
Manovrare sui tassi , cioè alzarli, vorrebbe dire far fallire gli stati, vista la loro massa enorme di indebitamento, quindi si preferisce lasciar mano libera alle banche commerciali, e far finta che i tassi praticamente nulli attuali delle banche centrali esprimano il loro vero significato, mentre le banche commerciali vi aggiungono degli spread enormi.
Prendono cioè denaro dalla banca centrale a meno dell1% e lo imprestano a quei pochi che ne chiedono al 4, 5, 6% se non più.
Inoltre le banche intervengono pure sul mercato dei titoli di stato, impiegandovi il denaro negato ai mercati, e quindi abbassando l’interesse dei titoli stessi.
Fino a quando può durare questa sottospecie di equilibrio ?
La disoccupazione, il calo di investimenti, ecc… sta minando la resistenza sociale alla crisi stessa.
Persino gli americani, sempre stati convinti che le crisi si risolvessero in fretta, stanno cominciando a dubitare che questa volta funzioni così.
Per sostenere i livelli minimi di sussistenza, per cercare di aiutare aziende in crisi ed evitare quindi ulteriori sensibili aumenti di disoccupazione, gli stati dovranno evitare di ridurre gli “stimoli”, provvedere con un minimo a chi ha perso il lavoro, e tutto ciò con entrate in tasse decrescenti e debito già andato alle stelle per le ragioni sopraesposte.
Qualsiasi ragione di aumenti massicci delle materie prime (es. il petrolio, visto che la ricerca di nuove fonti è bloccata dalla caduta del prezzo, ma la cina sta aumentando velocissimamente la sua richiesta) potrebbe esacerbare gli scontri sociali, visto anche che l’unico sbocco possibile, ovvero ricerca e sfruttamento di fonti energetiche alternative, è bloccato dalle lobby petrolifere che hanno visto cadere i loro utili, avendo una capacità produttiva sottoutilizzata (per ora), dicevo, lo sbocco ecologico non è stato implementato in maniera massiva.
Pensare di riassorbire la mano d’opera eccedente, riportando i consumi dei vecchi prodotti ai livelli pre-crisi, è una illusione che si dovrebbe abbandonare subito, ma non avendo la politica i mezzi per offrire qualcosa di alternativo, continua a baloccarsi inutilmente sopra, alimentando speranze completamente irrealistiche, almeno nel breve periodo.
E se la mano d’opera non viene riassorbita, pagare il debito pubblico, e soprattutto rilanciare i consumi , sarà una pura illusione.
In definitiva:
salvo eventi che facciano ripartire i costi energetici, o simili, la situazione dovrebbe stagnare per un certo tempo (anni), con il grande rischio, che un qualsiasi evento che faccia ripartire la corsa dei prezzi, troverà le banche centrali prive di mezzi di contrasto.
Auguri !!!
Dove sono finiti i soldi.
Crisi, non crisi, stiamo uscendo, no siamo solo a metà strada, ecc….
L’unica cosa certa è una gran confusione soprattutto dopo l’annuncio di una crescita del 5,7% del pil americano nell’ultimo trimestre 2009.
Partendo dal dato di fatto, che la crisi è scoppiata perché asset cartacei (come ho già illustrato in altri post, ogni credito dato a fronte di titoli esecutivi, creano liquidità ), assunti addirittura a capitali di garanzia, hanno perso ogni appeal e quindi la caratteristica di liquidità, nel momento in cui si sono dimostrati di valore incerto (e questo grazie allo scoppio della bolla dei subprime), oltre all’esagerazione di leve finanziarie enormi (fanny & freddy) o della speculazione su CDS andati a riscossione (AIG), cerco qui di capire le minime prospettive future, considerando le azioni correttive adottate da governi e banche centrali.
Le banche centrali si sono trovate di fronte a banche commerciali senza fondi perché piene di asset non più “liquidi” ovvero, dato che di valore incerto, non più vendibili senza enormi svalutazioni del valore degli stessi.
Per cui la soluzione è stata quella di dare denaro (inventato dal nulla) in cambio di tali asset, tanto quanto basta per verificare con l’andata in scadenza dei crediti sottostanti, il loro valore effettivo (cioè verificare quanta parte di essi venivano rimborsati e quanti no).
Questo denaro non ha costituito un aumento di liquidità, in quanto ha semplicemente SOSTITUITO una liquidità preesistente.
Il tesoro (lo stato) da parte sua ha invece nazionalizzato praticamente chi (fanny & freddy) si era esposto con leve finanziarie inverosimili e si è ritrovato con masse di credito in default (subprime). Tali perdite normalmente vengono ripianate attingendo al “capitale di garanzia”, in questo caso praticamente inesistente a fronte della mole di crediti inesigibili.
Tale ripianamento è stato fatto a costo immediato praticamente nullo, in quanto il tesoro ha solo consolidato la sua garanzia. Ovvero ha garantito con la propria capacità finanziaria i crediti ancora in essere, come a dire: “andate avanti tranquilli che alle eventuali perdite provvedo io”.
Quindi anche questo intervento non ha praticamente immesso liquidità sul mercato.
Salvataggi a fronte di CDS. Il CDS è una assicurazione che contro un premio interviene a fronte di un evento.
Se l’evento non accade, il premio è un guadagno netto, se invece accade, quanto deve sborsare è un multiplo del premio stesso. Se statisticamente accadono più eventi di quanto statisticamente previsti, si ricorre per prima cosa al capitale proprio , poi si fallisce,a meno che qualcuno sborsi il necessario. (in questo caso è stato il tesoro).
Essendo questa liquidità fornita a fronte di asset che avevano azzerato il loro valore, non vi è di nuovo stata immissione di liquidità nel mercato.
L’unica liquidità effettivamente immessa nel mercato è quella usata per il salvataggio di aziende che sarebbero fallite altrimenti, liquidità usata per pagare i loro debiti.
Ma contemporaneamente, per reperire i fondi necessari, lo stato ha innalzato il proprio debito, finanziandolo con buoni del tesoro, venduti sul mercato.
Parte di essi sono stati acquistati dall’estero, parte dalle banche stesse, per immetterli nel proprio capitale di garanzia. Ma togliendo dalla circolazione liquidità allora circolante, limitando crediti con la scusa dell’inaffidabilità, ma soprattutto perché non più richiesti (molte persone hanno deciso di iniziare a risparmiare, comprando MENO delle proprie disponibilità, invertendo quindi una tendenza in atto precedentemente).
Il risultato di tali azioni pertanto è il seguente:
Stati molto più indebitati.
Liquidità difficilmente controllabile e gestibile.
Come ho già illustrato in altri post, il controllo della liquidità avviene o limitandone la concessione (a patto che vi sia richiesta), o con il tasso di interesse la cui diminuzione aumenta l’interesse a chiedere prestiti, mentre un suo aumento li rende più difficili.
Ora, con una richiesta scarsa dovuta al fatto che chi ha garanzie da offrire, preferisce risparmiare e cercare di saldare i debiti pregressi, mentre chi chiederebbe finanziamenti non ha garanzie da offrire, quindi non gli vengono concessi, e tassi praticamente nulli, la possibilità di manovra delle banche centrali è praticamente nulla.
Manovrare sui tassi , cioè alzarli, vorrebbe dire far fallire gli stati, vista la loro massa enorme di indebitamento, quindi si preferisce lasciar mano libera alle banche commerciali, e far finta che i tassi praticamente nulli attuali delle banche centrali esprimano il loro vero significato, mentre le banche commerciali vi aggiungono degli spread enormi.
Prendono cioè denaro dalla banca centrale a meno dell1% e lo imprestano a quei pochi che ne chiedono al 4, 5, 6% se non più.
Inoltre le banche intervengono pure sul mercato dei titoli di stato, impiegandovi il denaro negato ai mercati, e quindi abbassando l’interesse dei titoli stessi.
Fino a quando può durare questa sottospecie di equilibrio ?
La disoccupazione, il calo di investimenti, ecc… sta minando la resistenza sociale alla crisi stessa.
Persino gli americani, sempre stati convinti che le crisi si risolvessero in fretta, stanno cominciando a dubitare che questa volta funzioni così.
Per sostenere i livelli minimi di sussistenza, per cercare di aiutare aziende in crisi ed evitare quindi ulteriori sensibili aumenti di disoccupazione, gli stati dovranno evitare di ridurre gli “stimoli”, provvedere con un minimo a chi ha perso il lavoro, e tutto ciò con entrate in tasse decrescenti e debito già andato alle stelle per le ragioni sopraesposte.
Qualsiasi ragione di aumenti massicci delle materie prime (es. il petrolio, visto che la ricerca di nuove fonti è bloccata dalla caduta del prezzo, ma la cina sta aumentando velocissimamente la sua richiesta) potrebbe esacerbare gli scontri sociali, visto anche che l’unico sbocco possibile, ovvero ricerca e sfruttamento di fonti energetiche alternative, è bloccato dalle lobby petrolifere che hanno visto cadere i loro utili, avendo una capacità produttiva sottoutilizzata (per ora), dicevo, lo sbocco ecologico non è stato implementato in maniera massiva.
Pensare di riassorbire la mano d’opera eccedente, riportando i consumi dei vecchi prodotti ai livelli pre-crisi, è una illusione che si dovrebbe abbandonare subito, ma non avendo la politica i mezzi per offrire qualcosa di alternativo, continua a baloccarsi inutilmente sopra, alimentando speranze completamente irrealistiche, almeno nel breve periodo.
E se la mano d’opera non viene riassorbita, pagare il debito pubblico, e soprattutto rilanciare i consumi , sarà una pura illusione.
In definitiva:
salvo eventi che facciano ripartire i costi energetici, o simili, la situazione dovrebbe stagnare per un certo tempo (anni), con il grande rischio, che un qualsiasi evento che faccia ripartire la corsa dei prezzi, troverà le banche centrali prive di mezzi di contrasto.
Auguri !!!
Hai fatto benissimo Andrea.
oggi ci sono pochi commenti , perchè ieri molti hanno fatto una vera e propria sbornia.
io credo che lo Status Quo stia in difficoltà , ergo… attacco alle persone che svegliano la coscienza degli altri.
e poi ricordiamoci che il Potere Politico aspetta il momento per agire e far chiudere molti blog , urlando alle nuve brigate rosse e teroristi
GIOBBE
Hai fatto benissimo Andrea.
oggi ci sono pochi commenti , perchè ieri molti hanno fatto una vera e propria sbornia.
io credo che lo Status Quo stia in difficoltà , ergo… attacco alle persone che svegliano la coscienza degli altri.
e poi ricordiamoci che il Potere Politico aspetta il momento per agire e far chiudere molti blog , urlando alle nuve brigate rosse e teroristi
GIOBBE
http://finance.yahoo.com/tech-ticker/u.s.-economy-%22de-evolving%22-an-industrialist%27s-plan-to-revive-american-manufacturing-416990.html?tickers=tlt,uup,TM,xli,F,%5EDJI,%5EGSPC&sec=topStories&pos=8&asset=&ccode=
E’ il mio pensiero da alcuni anni, certo il capitale dovrà accettare margini inferiori per un certo periodo ma…
http://finance.yahoo.com/tech-ticker/u.s.-economy-%22de-evolving%22-an-industrialist%27s-plan-to-revive-american-manufacturing-416990.html?tickers=tlt,uup,TM,xli,F,%5EDJI,%5EGSPC&sec=topStories&pos=8&asset=&ccode=
E’ il mio pensiero da alcuni anni, certo il capitale dovrà accettare margini inferiori per un certo periodo ma…
http://finance.yahoo.com/tech-ticker/u.s.-economy-%22de-evolving%22-an-industrialist%27s-plan-to-revive-american-manufacturing-416990.html?tickers=tlt,uup,TM,xli,F,%5EDJI,%5EGSPC&sec=topStories&pos=8&asset=&ccode=
E’ il mio pensiero da alcuni anni, certo il capitale dovrà accettare margini inferiori per un certo periodo ma…
http://finance.yahoo.com/tech-ticker/u.s.-economy-%22de-evolving%22-an-industrialist%27s-plan-to-revive-american-manufacturing-416990.html?tickers=tlt,uup,TM,xli,F,%5EDJI,%5EGSPC&sec=topStories&pos=8&asset=&ccode=
E’ il mio pensiero da alcuni anni, certo il capitale dovrà accettare margini inferiori per un certo periodo ma…
Per adesso di certo c’è che la regione Veneto "miracolo nordest" non ha ancora pagato buona parte degli stipendi del settore sanità di dicembre e chiaramente gennaio. Le farmacie della regione invece sono preoccupate perchè non hanno visto i rimborsi di competenza pubblica.
Ah sì. Dimenticavo: la crisi ce l’abbiamo alle spalle.
Leggete qua (i TG di regime se ne guardano bene di parlarne…)
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2010/2-febbraio-2010/usl-20-medici-senza-stipendio-la-regione-non-paga-1602392340327.shtml
Per adesso di certo c’è che la regione Veneto "miracolo nordest" non ha ancora pagato buona parte degli stipendi del settore sanità di dicembre e chiaramente gennaio. Le farmacie della regione invece sono preoccupate perchè non hanno visto i rimborsi di competenza pubblica.
Ah sì. Dimenticavo: la crisi ce l’abbiamo alle spalle.
Leggete qua (i TG di regime se ne guardano bene di parlarne…)
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2010/2-febbraio-2010/usl-20-medici-senza-stipendio-la-regione-non-paga-1602392340327.shtml
ho trovato un articolo interessante. un analista francese, che parla di prossima crisi ventura. leggete.
PERCHÉ L’ECONOMIA MONDIALE NON È CROLLATA NEL 2009 ?
Postato il Martedì, 02 febbraio @ 17:10:00 CST di marcoc
DI GILLES BONAFI
Mondialisation.ca
L’anno 2009 si è concluso con cifre che lasciano perplessa la maggior parte degli analisti economici. Infatti, il Dow Jones è aumentato del 18,82% nel 2009, lo S&P500 del 23,45% e il Nasdaq Composite del 43,89%. Per quanto riguarda il CAC 40, è stato guadagnato il 22,32% !
Naturalmente, questi dati vengono utilizzati da coloro che sostengono a gran voce che la crisi è passata. Eppure, dobbiamo ricordare che il nostro sistema economico implode e che bisogna quindi analizzare perché l’economia mondiale non è ancora crollata.
Un sistema economico zombi con fleboclisi.
Eravamo in pochi a prevedere un gigantesco crac economico nel 2009 che non si è prodotto perché non potevamo sapere che le "soluzioni" per cercare di impedirlo sarebbero state così ‘surrealiste’. Sono stati immessi migliaia di miliardi nell’economia, fatto che si tradurrà di conseguenza in un’ulteriore rovina per gli stati e soprattutto condurrà inevitabilmente all’inflazione e, tra l’altro, alla distruzione del dollaro e della sterlina. L’inflazione è ancora bassa, perché essa è contenuta dalla deflazione legata alla debolezza del mercato, ma la situazione dovrebbe cambiare nel 2010. Nonostante questa massiccia immissione di liquidità, abbiamo avuto nel 2009 il più grande fallimento della storia con General Motors e una disoccupazione che esplode ovunque nel mondo!
Inoltre, al fine di immettere ingenti somme nell’economia, gli Stati Uniti hanno commesso l’irreparabile errore, monetizzare il loro debito. Infatti, la Fed (banca centrale americana), il 18 marzo 2009, giorno in cui il dollaro è morto, ha deciso di riacquistare i buoni del tesoro (monetizzazione del debito) e il 29 aprile 2009 ha confermato che acquistava 1.700 miliardi di dollari, vale a dire il 12,5% del PIL, di titoli emessi dal privato e di obbligazioni.
Nel 2009, la Fed ha così riacquistato l’80% dei buoni del Tesoro degli Stati Uniti (80% del debito). Ancora più grave, per limitare i danni, gli Stati Uniti hanno messo in atto nuove norme contabili che permettono di far sparire dal bilancio delle banche i prodotti finanziari più problematici (i CDS ad esempio).
Intrallazzi contabili per salvare le banche
Il 2 aprile 2009, in pieno G20, gli Stati Uniti hanno cambiato le loro norme contabili (dietro minaccia) cosa che ha consentito, secondo Robert Willens, un ex direttore di Lehman Brothers Holdings Inc., di migliorare il bilancio delle banche del 20%. L’ Europa ha seguito l’esempio e ha modificato anch’essa le norme contabili. Avevo già fatto il punto di questo problema nel mio articolo "Crisi sistemica – soluzioni (n ° 5: una Costituzione per l’economia)” che potete trovare nel il mio blog a pagina 9.
Falsificazione dei dati e omertà
Per nascondere la realtà di una situazione economica disastrosa, " vengono riviste" le cifre. Gli economisti analizzano quindi dati sfalsati. Questa revisione ha un nome tecnico: rettifica periodica. Quindi si “aggiusta" a più non posso, come ai bei tempi di Stalin in URSS o come in Cina, e si passa così da -5,2% sulle vendite immobiliari negli Stati Uniti a +9,4%. La prova è sul mio blog a pagina 5 : La verità sulle cifre!.
Coloro che non vogliono piegarsi e che tentano di dire la verità, corrono un grosso rischio. Il direttore dell’osservatorio immobiliare del Crédit Foncier, Jean-Michel Cruch, è stato licenziato per aver detto che la crisi non era finita perché aveva calcolato che il ribasso degli affitti di beni immobili (uffici) era del 20% circa, ma ancora più importante, prevedeva tra il 20 e il 40% di diminuzione ulteriore nel 2010, un crac colossale.
Inoltre, i media bloccano sistematicamente le analisi che denunciano la gravità della situazione. E’ vero che di fronte al crescente numero di "dissidenti" (in particolare di personalità di alto livello) la situazione è sempre più complessa. Diventa a esempio difficile mantenere segreta l’analisi di Albert Edwards, responsabile della ricerca economica della Société Générale, che ha lanciato una bomba, spiegando ai clienti della sua banca di prepararsi a un crollo mondiale (global collapse). Fonte: The Telegraph.
La Finanza, un grande casinò globale
Per spingere oltre l’analisi, l’anno 2009 è stato eccezionale sul piano della comprensione del nostro sistema economico. Infatti, il funzionamento reale della borsa che era oscuro anche per la maggior parte degli analisti, si è svelato; un funzionamento che può essere paragonato a quello di un casinò, una truffa planetaria. Bisogna capire bene che la borsa ha una sola utilità sociale, quella di fornire capitali alle imprese. Attualmente sta accadendo il contrario: è l’intera società che è in ostaggio e si spoglia delle proprie ricchezze a beneficio di pochi. Gli Stati-nazioni non sopravviveranno a questo fatto e si ritroveranno anch’essi rovinati.
In primo luogo, dobbiamo sapere che il 40% della creazione di "ricchezza" negli Stati Uniti proviene dalla finanza. Come è potuto succedere? Béchade e François Philippe Leclerc, specialisti finanziari, hanno fatto analisi notevoli che ci permettono di veder chiaro oggi. Philippe Béchade (Chronique Agora) spiega così: "Per coloro che nutrivano ancora qualche dubbio, il comportamento robotico del mercato dimostra in modo eclatante che non vi è più alcun contro-potere reale di fronte alle macchine. I programmi di trading automatizzato regolano con precisione geometrica l’angolo di progressione del canale ascendente. Una volta bloccato l’indice al rialzo implicito (azioni, indici, materie prime) una serie di opportunità infinite viene offerta agli operatori. Possono arbitrare in tempo reale l’insieme delle categorie di derivati: opzioni, warrants, CFD (Contract for difference), contratti su indice”.
François Leclerc (blog di Paul Jorion) spinge l’analisi ancora oltre: "Questo dibattito, che rimbalzerà ovunque, e le informazioni che permette di raccogliere, contribuisce all’acquisizione di una visione d’insieme, sotto tutti gli aspetti, della finanza moderna. Quest’ultima esercita ormai la sua attività in modo molto sofisticato e, di fatto, spesso al di là di ogni possibile controllo delle autorità di regolamentazione, in particolare a causa della sua estrema complessità, della sua velocità, e delle sue interazioni. A meno che siano emanati divieti molto rigidi alla base stessa della sua attività e che sia effettuata una sorveglianza senza acquiescenza né tregua. Un approccio diametralmente opposto a quello che è stato adottato.
Lo ‘high frequency trading’ non è qui che uno dei piccoli pezzi di un grande puzzle, non ancora completamente ricostruito, ma che sta già prendendo forma di capitalismo finanziario, al giorno d’ oggi. Il quadro che emerge è quello di un’attività che pretende di rispettare solamente le proprie leggi, di liberarsi da tutte le tutele, di imporsi a prescindere dalle sue conseguenze devastanti e che, alla fine, a vantaggio solo di una piccolissima minoranza, tenendo sotto il suo controllo e in ostaggio tutti gli altri. Pretendendo di esercitare una forma di asservimento moderno (nel senso proprio di schiavitù), mira a regnare utilizzando tutte le leve di controllo sociale sempre più inebriante, sofisticato e onnipresente. Non senza pervenire a un’incontestabile interiorizzazione della sua posizione dominante, la crisi sociale in ascesa diventa l’opportunità di misurarne l’intensità".
In poche parole, la finanza, con l’aiuto della matematica finanziaria, ha trasformato la borsa in un casinò gigantesco. Peggio ancora, alcuni soggetti sono diventati i padroni.
Si noti che questi algoritmi finanziari estremamente complessi sono detenuti da poche persone. Permettono di sapere tutto in pochi secondi o addirittura in decimi di secondo prima di chiunque altro e quindi di guadagnare ogni volta. Il sistema può collassare, faranno quindi sempre soldi scommettendo al ribasso o al rialzo, prima di tutti, fino a quando il sistema collassa completamente, cosa che accadrà a breve. Alcuni se ne sono resi conto e si rifugiano nell’acquisto dell’oro: tuttavia, questo mercato è anch’esso una grande truffa poiché il mondo della finanza è un ambiente di squali che non esita a scommettere contro i suoi propri clienti, come HSBC custode dei depositi reali del fondo di investimento SPDR Gold Shares (GLD) che prende delle opzioni ribassiste sull’oro mentre essa stessa rivende contratti investiti in questi fondi ai suoi clienti. Grottesco e crudele! Tra l’altro ho realizzato un ampio studio su questo argomento dal titolo "Oro, una nuova truffa …
ho trovato un articolo interessante. un analista francese, che parla di prossima crisi ventura. leggete.
PERCHÉ L’ECONOMIA MONDIALE NON È CROLLATA NEL 2009 ?
Postato il Martedì, 02 febbraio @ 17:10:00 CST di marcoc
DI GILLES BONAFI
Mondialisation.ca
L’anno 2009 si è concluso con cifre che lasciano perplessa la maggior parte degli analisti economici. Infatti, il Dow Jones è aumentato del 18,82% nel 2009, lo S&P500 del 23,45% e il Nasdaq Composite del 43,89%. Per quanto riguarda il CAC 40, è stato guadagnato il 22,32% !
Naturalmente, questi dati vengono utilizzati da coloro che sostengono a gran voce che la crisi è passata. Eppure, dobbiamo ricordare che il nostro sistema economico implode e che bisogna quindi analizzare perché l’economia mondiale non è ancora crollata.
Un sistema economico zombi con fleboclisi.
Eravamo in pochi a prevedere un gigantesco crac economico nel 2009 che non si è prodotto perché non potevamo sapere che le "soluzioni" per cercare di impedirlo sarebbero state così ‘surrealiste’. Sono stati immessi migliaia di miliardi nell’economia, fatto che si tradurrà di conseguenza in un’ulteriore rovina per gli stati e soprattutto condurrà inevitabilmente all’inflazione e, tra l’altro, alla distruzione del dollaro e della sterlina. L’inflazione è ancora bassa, perché essa è contenuta dalla deflazione legata alla debolezza del mercato, ma la situazione dovrebbe cambiare nel 2010. Nonostante questa massiccia immissione di liquidità, abbiamo avuto nel 2009 il più grande fallimento della storia con General Motors e una disoccupazione che esplode ovunque nel mondo!
Inoltre, al fine di immettere ingenti somme nell’economia, gli Stati Uniti hanno commesso l’irreparabile errore, monetizzare il loro debito. Infatti, la Fed (banca centrale americana), il 18 marzo 2009, giorno in cui il dollaro è morto, ha deciso di riacquistare i buoni del tesoro (monetizzazione del debito) e il 29 aprile 2009 ha confermato che acquistava 1.700 miliardi di dollari, vale a dire il 12,5% del PIL, di titoli emessi dal privato e di obbligazioni.
Nel 2009, la Fed ha così riacquistato l’80% dei buoni del Tesoro degli Stati Uniti (80% del debito). Ancora più grave, per limitare i danni, gli Stati Uniti hanno messo in atto nuove norme contabili che permettono di far sparire dal bilancio delle banche i prodotti finanziari più problematici (i CDS ad esempio).
Intrallazzi contabili per salvare le banche
Il 2 aprile 2009, in pieno G20, gli Stati Uniti hanno cambiato le loro norme contabili (dietro minaccia) cosa che ha consentito, secondo Robert Willens, un ex direttore di Lehman Brothers Holdings Inc., di migliorare il bilancio delle banche del 20%. L’ Europa ha seguito l’esempio e ha modificato anch’essa le norme contabili. Avevo già fatto il punto di questo problema nel mio articolo "Crisi sistemica – soluzioni (n ° 5: una Costituzione per l’economia)” che potete trovare nel il mio blog a pagina 9.
Falsificazione dei dati e omertà
Per nascondere la realtà di una situazione economica disastrosa, " vengono riviste" le cifre. Gli economisti analizzano quindi dati sfalsati. Questa revisione ha un nome tecnico: rettifica periodica. Quindi si “aggiusta" a più non posso, come ai bei tempi di Stalin in URSS o come in Cina, e si passa così da -5,2% sulle vendite immobiliari negli Stati Uniti a +9,4%. La prova è sul mio blog a pagina 5 : La verità sulle cifre!.
Coloro che non vogliono piegarsi e che tentano di dire la verità, corrono un grosso rischio. Il direttore dell’osservatorio immobiliare del Crédit Foncier, Jean-Michel Cruch, è stato licenziato per aver detto che la crisi non era finita perché aveva calcolato che il ribasso degli affitti di beni immobili (uffici) era del 20% circa, ma ancora più importante, prevedeva tra il 20 e il 40% di diminuzione ulteriore nel 2010, un crac colossale.
Inoltre, i media bloccano sistematicamente le analisi che denunciano la gravità della situazione. E’ vero che di fronte al crescente numero di "dissidenti" (in particolare di personalità di alto livello) la situazione è sempre più complessa. Diventa a esempio difficile mantenere segreta l’analisi di Albert Edwards, responsabile della ricerca economica della Société Générale, che ha lanciato una bomba, spiegando ai clienti della sua banca di prepararsi a un crollo mondiale (global collapse). Fonte: The Telegraph.
La Finanza, un grande casinò globale
Per spingere oltre l’analisi, l’anno 2009 è stato eccezionale sul piano della comprensione del nostro sistema economico. Infatti, il funzionamento reale della borsa che era oscuro anche per la maggior parte degli analisti, si è svelato; un funzionamento che può essere paragonato a quello di un casinò, una truffa planetaria. Bisogna capire bene che la borsa ha una sola utilità sociale, quella di fornire capitali alle imprese. Attualmente sta accadendo il contrario: è l’intera società che è in ostaggio e si spoglia delle proprie ricchezze a beneficio di pochi. Gli Stati-nazioni non sopravviveranno a questo fatto e si ritroveranno anch’essi rovinati.
In primo luogo, dobbiamo sapere che il 40% della creazione di "ricchezza" negli Stati Uniti proviene dalla finanza. Come è potuto succedere? Béchade e François Philippe Leclerc, specialisti finanziari, hanno fatto analisi notevoli che ci permettono di veder chiaro oggi. Philippe Béchade (Chronique Agora) spiega così: "Per coloro che nutrivano ancora qualche dubbio, il comportamento robotico del mercato dimostra in modo eclatante che non vi è più alcun contro-potere reale di fronte alle macchine. I programmi di trading automatizzato regolano con precisione geometrica l’angolo di progressione del canale ascendente. Una volta bloccato l’indice al rialzo implicito (azioni, indici, materie prime) una serie di opportunità infinite viene offerta agli operatori. Possono arbitrare in tempo reale l’insieme delle categorie di derivati: opzioni, warrants, CFD (Contract for difference), contratti su indice”.
François Leclerc (blog di Paul Jorion) spinge l’analisi ancora oltre: "Questo dibattito, che rimbalzerà ovunque, e le informazioni che permette di raccogliere, contribuisce all’acquisizione di una visione d’insieme, sotto tutti gli aspetti, della finanza moderna. Quest’ultima esercita ormai la sua attività in modo molto sofisticato e, di fatto, spesso al di là di ogni possibile controllo delle autorità di regolamentazione, in particolare a causa della sua estrema complessità, della sua velocità, e delle sue interazioni. A meno che siano emanati divieti molto rigidi alla base stessa della sua attività e che sia effettuata una sorveglianza senza acquiescenza né tregua. Un approccio diametralmente opposto a quello che è stato adottato.
Lo ‘high frequency trading’ non è qui che uno dei piccoli pezzi di un grande puzzle, non ancora completamente ricostruito, ma che sta già prendendo forma di capitalismo finanziario, al giorno d’ oggi. Il quadro che emerge è quello di un’attività che pretende di rispettare solamente le proprie leggi, di liberarsi da tutte le tutele, di imporsi a prescindere dalle sue conseguenze devastanti e che, alla fine, a vantaggio solo di una piccolissima minoranza, tenendo sotto il suo controllo e in ostaggio tutti gli altri. Pretendendo di esercitare una forma di asservimento moderno (nel senso proprio di schiavitù), mira a regnare utilizzando tutte le leve di controllo sociale sempre più inebriante, sofisticato e onnipresente. Non senza pervenire a un’incontestabile interiorizzazione della sua posizione dominante, la crisi sociale in ascesa diventa l’opportunità di misurarne l’intensità".
In poche parole, la finanza, con l’aiuto della matematica finanziaria, ha trasformato la borsa in un casinò gigantesco. Peggio ancora, alcuni soggetti sono diventati i padroni.
Si noti che questi algoritmi finanziari estremamente complessi sono detenuti da poche persone. Permettono di sapere tutto in pochi secondi o addirittura in decimi di secondo prima di chiunque altro e quindi di guadagnare ogni volta. Il sistema può collassare, faranno quindi sempre soldi scommettendo al ribasso o al rialzo, prima di tutti, fino a quando il sistema collassa completamente, cosa che accadrà a breve. Alcuni se ne sono resi conto e si rifugiano nell’acquisto dell’oro: tuttavia, questo mercato è anch’esso una grande truffa poiché il mondo della finanza è un ambiente di squali che non esita a scommettere contro i suoi propri clienti, come HSBC custode dei depositi reali del fondo di investimento SPDR Gold Shares (GLD) che prende delle opzioni ribassiste sull’oro mentre essa stessa rivende contratti investiti in questi fondi ai suoi clienti. Grottesco e crudele! Tra l’altro ho realizzato un ampio studio su questo argomento dal titolo "Oro, una nuova truffa …
…….. Tra l’altro ho realizzato un ampio studio su questo argomento dal titolo "Oro, una nuova truffa globale?" che potete leggere in Nexus Magazine del gennaio-febbraio 2010.
La piccola cerchia dell’alta finanza fa quindi ciò che vuole, senza controlli.
La rifeudalizzazione del mondo
Il mercato dei derivati continua a crescere, ma, ancora una volta, è quasi completamente bloccato da 5 banche (JP Morgan Chase, Goldman Sachs, Bank of America, Citibank, Wells Fargo) per un importo superiore a 200 000 miliardi di dollari (si parla di trilioni), vale a dire quasi 4 volte il PIL mondiale. Potete trovare tutti gli elementi (fonti, grafici) sul mio blog a pagina 7, "Crisi sistemica: mito e realtà. La cosiddetta teoria della domanda e dell’offerta è una frode intellettuale come tutto il nostro sistema economico che si basa su un solo pilastro: la legge del più forte.
J. K. Galbraith, economista canadese e consigliere dei presidenti Roosevelt e Kennedy aveva del resto dichiarato in un’intervista pubblicata su Nouvel Observateur del 4 novembre 2005 che "L’economia di mercato è facilmente descritta come un’antica eredità. In questo caso, si tratta di una truffa."
Inoltre, le 20 persone più ricche del mondo hanno una fortuna personale stimata nel 2009 a 415 miliardi di dollari cioè un po’ meno del PIL della Svizzera (500 miliardi di dollari)! Fonte : Elenco dei miliardari del mondo nel 2009.
L’1%, i più ricchi, rappresentavano il 10% del PIL nel 1979 e il 23% odierno. Il 53% nel 2039?
Albert Einstein, nel maggio del 1949, in un articolo pubblicato nella rivista Monthly Review spiegava, all’epoca: "Il risultato di questi sviluppi è un’oligarchia del capitale privato il cui potere esorbitante non può effettivamente essere accertato neanche da una società il cui sistema politico è democratico."
Ho anche dimostrato che il nostro sistema economico era strutturalmente irrecuperabile a pagina 8 del mio blog (Un sistema economico strutturalmente irrecuperabile I). Il desiderio di libertà, l’anarco-capitalismo, ha portato all’estremo l’ideale di libertà ed è un fallimento, poiché, come afferma Alexandre Minkowski "La libertà non è la libertà di fare qualsiasi cosa, è il rifiuto di fare ciò che è dannoso".
Ci troviamo quindi di fronte ad una situazione senza precedenti, perché abbiamo 2 sistemi economici che ci portano tutti verso la dittatura. Né comunismo né capitalismo hanno infatti ragione, dobbiamo quindi costruire un nuovo modello. Tuttavia, il problema è più profondo.
Tutte le organizzazioni sociali dipendono da una legge matematica fondamentale, la legge di Pareto o meglio, la legge di potenza che dimostra che in qualsiasi sistema organizzato, un piccolo numero si appropria sempre della quasi totalità delle ricchezze a spese altrui. La regola di base della dominazione è qui e le persone che controllano il mondo conoscono perfettamente questa legge fondamentale di cui fanno uso e abuso.
La rete, giorno dopo giorno, svela il funzionamento di questa dominazione la cui chiave è il nostro sistema di acquisizione delle ricchezze da parte di un piccolo gruppo, un funzionamento economico moralmente e matematicamente condannato. In effetti, questo sistema porta a trasformare tutto in modo esponenziale poiché la legge di Pareto (legge di potenza) è di per sé un esponenziale. La legge universale dell’equilibrio e dell’armonia (studiata da tutte le correnti spirituali e dalla scienza) deriva dalla analogia degli opposti, il principio dialogico di Edgar Morin che ha preso in prestito pesantemente da Eliphas Levi e dalla cabala . Di fronte a un’esponenziale di capitale accumulato nelle mani di pochi, ci ritroviamo quindi (il principio di equilibrio), con un’ esponenziale di debiti legati ad un consumo esponenziale, e quindi di distruzione del pianeta, di noi stessi. Questa legge di potenza è il risultato diretto del nostro cervello primitivo poiché alla fine, l’insegnamento dei frattali che si ritrova nel principio "hologrammatico" di Edgar Morin, dimostra che la parte è nel tutto, ma il tutto è nella parte e che tutto è correlato. I nostri sistemi economici non sono quindi che i riflessi di ciò che noi siamo. Voler costruire un sistema più giusto e redistributivo si oppone quindi all’animale che è in noi, perché alla fine, siamo in guerra contro noi stessi. La soluzione di fronte alla distruzione della nostra civiltà non può passare che tramite un cambiamento individuale radicale, una consapevolezza globale. La risposta non sarà allora economica, ma prima di tutto filosofica, spirituale.
"Dobbiamo diventare il cambiamento che ci auguriamo di vedere nel mondo". Mohandas Karamchand Gandhi.
Gilles Bonafi è è professore e analista economico. Il suo blog: http://gillesbonafi.skyrock.com/
Titolo originale: "Pourquoi l’économie mondiale ne s’est pas effondrée en 2009 ?"
Fonte: http://www.mondialisation.ca
Link
14.01.2010
Traduzione per http://www.comedonchisciotte.org a cura di ELENA RIVA
DORF
…….. Tra l’altro ho realizzato un ampio studio su questo argomento dal titolo "Oro, una nuova truffa globale?" che potete leggere in Nexus Magazine del gennaio-febbraio 2010.
La piccola cerchia dell’alta finanza fa quindi ciò che vuole, senza controlli.
La rifeudalizzazione del mondo
Il mercato dei derivati continua a crescere, ma, ancora una volta, è quasi completamente bloccato da 5 banche (JP Morgan Chase, Goldman Sachs, Bank of America, Citibank, Wells Fargo) per un importo superiore a 200 000 miliardi di dollari (si parla di trilioni), vale a dire quasi 4 volte il PIL mondiale. Potete trovare tutti gli elementi (fonti, grafici) sul mio blog a pagina 7, "Crisi sistemica: mito e realtà. La cosiddetta teoria della domanda e dell’offerta è una frode intellettuale come tutto il nostro sistema economico che si basa su un solo pilastro: la legge del più forte.
J. K. Galbraith, economista canadese e consigliere dei presidenti Roosevelt e Kennedy aveva del resto dichiarato in un’intervista pubblicata su Nouvel Observateur del 4 novembre 2005 che "L’economia di mercato è facilmente descritta come un’antica eredità. In questo caso, si tratta di una truffa."
Inoltre, le 20 persone più ricche del mondo hanno una fortuna personale stimata nel 2009 a 415 miliardi di dollari cioè un po’ meno del PIL della Svizzera (500 miliardi di dollari)! Fonte : Elenco dei miliardari del mondo nel 2009.
L’1%, i più ricchi, rappresentavano il 10% del PIL nel 1979 e il 23% odierno. Il 53% nel 2039?
Albert Einstein, nel maggio del 1949, in un articolo pubblicato nella rivista Monthly Review spiegava, all’epoca: "Il risultato di questi sviluppi è un’oligarchia del capitale privato il cui potere esorbitante non può effettivamente essere accertato neanche da una società il cui sistema politico è democratico."
Ho anche dimostrato che il nostro sistema economico era strutturalmente irrecuperabile a pagina 8 del mio blog (Un sistema economico strutturalmente irrecuperabile I). Il desiderio di libertà, l’anarco-capitalismo, ha portato all’estremo l’ideale di libertà ed è un fallimento, poiché, come afferma Alexandre Minkowski "La libertà non è la libertà di fare qualsiasi cosa, è il rifiuto di fare ciò che è dannoso".
Ci troviamo quindi di fronte ad una situazione senza precedenti, perché abbiamo 2 sistemi economici che ci portano tutti verso la dittatura. Né comunismo né capitalismo hanno infatti ragione, dobbiamo quindi costruire un nuovo modello. Tuttavia, il problema è più profondo.
Tutte le organizzazioni sociali dipendono da una legge matematica fondamentale, la legge di Pareto o meglio, la legge di potenza che dimostra che in qualsiasi sistema organizzato, un piccolo numero si appropria sempre della quasi totalità delle ricchezze a spese altrui. La regola di base della dominazione è qui e le persone che controllano il mondo conoscono perfettamente questa legge fondamentale di cui fanno uso e abuso.
La rete, giorno dopo giorno, svela il funzionamento di questa dominazione la cui chiave è il nostro sistema di acquisizione delle ricchezze da parte di un piccolo gruppo, un funzionamento economico moralmente e matematicamente condannato. In effetti, questo sistema porta a trasformare tutto in modo esponenziale poiché la legge di Pareto (legge di potenza) è di per sé un esponenziale. La legge universale dell’equilibrio e dell’armonia (studiata da tutte le correnti spirituali e dalla scienza) deriva dalla analogia degli opposti, il principio dialogico di Edgar Morin che ha preso in prestito pesantemente da Eliphas Levi e dalla cabala . Di fronte a un’esponenziale di capitale accumulato nelle mani di pochi, ci ritroviamo quindi (il principio di equilibrio), con un’ esponenziale di debiti legati ad un consumo esponenziale, e quindi di distruzione del pianeta, di noi stessi. Questa legge di potenza è il risultato diretto del nostro cervello primitivo poiché alla fine, l’insegnamento dei frattali che si ritrova nel principio "hologrammatico" di Edgar Morin, dimostra che la parte è nel tutto, ma il tutto è nella parte e che tutto è correlato. I nostri sistemi economici non sono quindi che i riflessi di ciò che noi siamo. Voler costruire un sistema più giusto e redistributivo si oppone quindi all’animale che è in noi, perché alla fine, siamo in guerra contro noi stessi. La soluzione di fronte alla distruzione della nostra civiltà non può passare che tramite un cambiamento individuale radicale, una consapevolezza globale. La risposta non sarà allora economica, ma prima di tutto filosofica, spirituale.
"Dobbiamo diventare il cambiamento che ci auguriamo di vedere nel mondo". Mohandas Karamchand Gandhi.
Gilles Bonafi è è professore e analista economico. Il suo blog: http://gillesbonafi.skyrock.com/
Titolo originale: "Pourquoi l’économie mondiale ne s’est pas effondrée en 2009 ?"
Fonte: http://www.mondialisation.ca
Link
14.01.2010
Traduzione per http://www.comedonchisciotte.org a cura di ELENA RIVA
DORF
Cuculo, un giorno non lontano, quando il tempo me lo permetterà, quando la crisi lo permetterà, allora apriremo un nuovo orizzonte, da condividere insieme liberamente, per esplorare come cambiare dall’interno questo sistema e adeguarlo ad un crescita sostenibile anche se non possiamo dimentricare che questa crescita non potrà prescindere dalle ondate storiche di follia collettiva umana, ricorrenti. La storia ce lo dice.
Attenzione ai prossimi giorni, la realtà si farà sempre più evidente, in maniera particolare nelle revisioni.
Per quanto riguarda i dati delle revisioni Roberto, si tratta di complessivi 800000 / 1000000 di posti in più persi, sempre che non tirino fuori qualche altra magia. Per il tasso credo che salirà, eccome salirà, sarebbe sorprendente vederlo volare oltre 11 % ma non credo anche se quello effettivo è ben oltre il 20 %……e qualcuno incomincia a chiamarla timidamente……mini depressione o recessione umana, come quell’ illuminato di Summers…….economisti da privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite. Beata Consapevolezza!!!!!
Buona giornata! Andrea
Cuculo, un giorno non lontano, quando il tempo me lo permetterà, quando la crisi lo permetterà, allora apriremo un nuovo orizzonte, da condividere insieme liberamente, per esplorare come cambiare dall’interno questo sistema e adeguarlo ad un crescita sostenibile anche se non possiamo dimentricare che questa crescita non potrà prescindere dalle ondate storiche di follia collettiva umana, ricorrenti. La storia ce lo dice.
Attenzione ai prossimi giorni, la realtà si farà sempre più evidente, in maniera particolare nelle revisioni.
Per quanto riguarda i dati delle revisioni Roberto, si tratta di complessivi 800000 / 1000000 di posti in più persi, sempre che non tirino fuori qualche altra magia. Per il tasso credo che salirà, eccome salirà, sarebbe sorprendente vederlo volare oltre 11 % ma non credo anche se quello effettivo è ben oltre il 20 %……e qualcuno incomincia a chiamarla timidamente……mini depressione o recessione umana, come quell’ illuminato di Summers…….economisti da privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite. Beata Consapevolezza!!!!!
Buona giornata! Andrea
qual è il modo migliore per sparare una cazzata? Anzitutto rimanere in ambito "tecnico", in modo da poter fare leva sull’altrui ignoranza.
Poi, prendersela con un bersaglio facile, di quelli che stanno sulle palle un po’ a tutti.
Infine, spararla più grossa che si può. Punto fondamentale, perché se la sparate davvero grossa la gente reagirà con un "oh mio Dio!"
piuttosto che con un "ma che minchia sta dicendo questo?".
Ad esempio, se dicessi che le banche centrali incassano la differenza tra il costo di produzione e il valore facciale delle banconote,
avreste tutti e tre i requisiti di cui sopra, e probabilmente darei il via ad un florido filone complottista. Purtroppo per me,
ci ha già pensato un certo Pascucci. E, visto che anche lui potrebbe diventare ospite fisso a Matrix come Giulietto Chiesa,
sfogherò la mia invidia mettendogli i bastoni tra le ruote.
CHE COSA E’ – La parola magica è "signoraggio", e vi risparmio la solita menata sull’origine del termine – leggetevi wikipedia.
Veniamo subito al punto, e cioé come le banche centrali "creano" oggi la moneta.
Anzitutto, le banconote che usiamo correntemente hanno valore "ex lege", e non perché sono convertibili con quantità equivalenti di oro,
incenso o figurine di Pizzaballa. NON potete quindi andare da Mario Draghi muniti di cinquino e chiedergli che vi dia l’equivalente in oro (o metà Pizzaballa).
Cosa fa la Banca Centrale quando riceve il suo bel carico di banconote dal poligrafico? Purtroppo per Trichet e Bernanke,
non può spenderle in prostitute d’alto bordo, ma solo per comprare titoli (e solo quelli "eleggibili") dal sistema bancario.
L’acquisto avviene però (quasi sempre) tramite operazioni a termine: alla scadenza dell’operazione,
la Banca Centrale riceve indietro i soldi e la controparte bancaria i titoli.
Semplificando, la Banca Centrale le banconote le presta solo – e si dice che se gliele ridanno sgualcite si incazzi pure.
Per evitare che la domanda di liquidità sia infinita (che non sta bene),
la Banca Centrale fa pagare alle banche un tasso d’interesse su questi prestiti:
il famoso tasso di riferimento che la BCE stabilisce ogni primo giovedì del mese.
Ma non provate a spiegarlo ad una ragazza per fare colpo, vi assicuro che non funziona.
A livello teorico, quindi, la banconota da 10 euro che avete in tasca (pezzenti) torna sempre al punto di partenza: la Banca Centrale la stampa, la usa per comprare titoli dal sistema bancario, voi la prelevate al bancomat, ci pagate la figurina di Pizzaballa, il venditore la deposita presso il sistema bancario che, alla scadenza dell’operazione a termine di cui sopra, la rende alla Banca Centrale in cambio dei titoli. I più svegli si saranno resi conto che è il tasso di cui sopra, e non la differenza tra valore facciale e costo di produzione, il guadagno della Banca Centrale – il famigerato signoraggio. A meno che, al posto di comprarvi Pizzaballa e finire l’album, non decidiate di bruciare la banconota. Che, in questo caso, non torna più all’origine, determinando un guadagno netto per la Banca Centrale pari esattamente al valore facciale meno il costo di produzione. Bruciate banconote e farete felice il vostro banchiere centrale.
I complottisti parlano di miliardi su miliardi che vanno nelle tasche dei banchieri.
In realtà, l’utile che Bankitalia consegue ogni anno (nel 2006 134 milioni di euro,
il TOTALE dell’utile e non solo il reddito da signoraggio) andrebbe ai suoi azionisti –
le banche, anche se un progetto di legge giacente in Parlamento vuole riportare la totalità delle azioni al ministero dell’Economia –
i quali però ogni anno lo lasciano a riserva a Via Nazionale.
Spulciando poi sull’ultimo bilancio (disponibile on line per tutti) si scopre a pag. 312
che "il Consiglio direttivo della BCE ha deciso, come per il 2005,
di non riconoscere alle BCN partecipanti l’intero ammontare del reddito da signoraggio della BCE,
pari a 1.319 milioni, dei quali 241 riferibili all’Istituto (158 nel 2005).
La somma è stata destinata ad alimentare un fondo diretto a fronteggiare i rischi di cambio,
di tasso di interesse e di prezzo dell’oro". Negli Stati Uniti, invece,
il signoraggio viene utilizzato (in piccola parte) per finanziare il Federal Reserve System, e ciò che resta viene ripagato allo Stato.
Nessun complotto contro il popolo (bue per postulato complottistico) quindi,
visto che alla fine della fiera tutto torna allo Stato e quindi al popolo – vabbé
io su questo avrei qualcosa da ridire ma non vorrei polemizzare col direttore.
Nella prossima puntata tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulla riserva obbligatoria e il moltiplicatore della moneta.
Cercate di trattenere i fremiti di impazienza.
qual è il modo migliore per sparare una cazzata? Anzitutto rimanere in ambito "tecnico", in modo da poter fare leva sull’altrui ignoranza.
Poi, prendersela con un bersaglio facile, di quelli che stanno sulle palle un po’ a tutti.
Infine, spararla più grossa che si può. Punto fondamentale, perché se la sparate davvero grossa la gente reagirà con un "oh mio Dio!"
piuttosto che con un "ma che minchia sta dicendo questo?".
Ad esempio, se dicessi che le banche centrali incassano la differenza tra il costo di produzione e il valore facciale delle banconote,
avreste tutti e tre i requisiti di cui sopra, e probabilmente darei il via ad un florido filone complottista. Purtroppo per me,
ci ha già pensato un certo Pascucci. E, visto che anche lui potrebbe diventare ospite fisso a Matrix come Giulietto Chiesa,
sfogherò la mia invidia mettendogli i bastoni tra le ruote.
CHE COSA E’ – La parola magica è "signoraggio", e vi risparmio la solita menata sull’origine del termine – leggetevi wikipedia.
Veniamo subito al punto, e cioé come le banche centrali "creano" oggi la moneta.
Anzitutto, le banconote che usiamo correntemente hanno valore "ex lege", e non perché sono convertibili con quantità equivalenti di oro,
incenso o figurine di Pizzaballa. NON potete quindi andare da Mario Draghi muniti di cinquino e chiedergli che vi dia l’equivalente in oro (o metà Pizzaballa).
Cosa fa la Banca Centrale quando riceve il suo bel carico di banconote dal poligrafico? Purtroppo per Trichet e Bernanke,
non può spenderle in prostitute d’alto bordo, ma solo per comprare titoli (e solo quelli "eleggibili") dal sistema bancario.
L’acquisto avviene però (quasi sempre) tramite operazioni a termine: alla scadenza dell’operazione,
la Banca Centrale riceve indietro i soldi e la controparte bancaria i titoli.
Semplificando, la Banca Centrale le banconote le presta solo – e si dice che se gliele ridanno sgualcite si incazzi pure.
Per evitare che la domanda di liquidità sia infinita (che non sta bene),
la Banca Centrale fa pagare alle banche un tasso d’interesse su questi prestiti:
il famoso tasso di riferimento che la BCE stabilisce ogni primo giovedì del mese.
Ma non provate a spiegarlo ad una ragazza per fare colpo, vi assicuro che non funziona.
A livello teorico, quindi, la banconota da 10 euro che avete in tasca (pezzenti) torna sempre al punto di partenza: la Banca Centrale la stampa, la usa per comprare titoli dal sistema bancario, voi la prelevate al bancomat, ci pagate la figurina di Pizzaballa, il venditore la deposita presso il sistema bancario che, alla scadenza dell’operazione a termine di cui sopra, la rende alla Banca Centrale in cambio dei titoli. I più svegli si saranno resi conto che è il tasso di cui sopra, e non la differenza tra valore facciale e costo di produzione, il guadagno della Banca Centrale – il famigerato signoraggio. A meno che, al posto di comprarvi Pizzaballa e finire l’album, non decidiate di bruciare la banconota. Che, in questo caso, non torna più all’origine, determinando un guadagno netto per la Banca Centrale pari esattamente al valore facciale meno il costo di produzione. Bruciate banconote e farete felice il vostro banchiere centrale.
I complottisti parlano di miliardi su miliardi che vanno nelle tasche dei banchieri.
In realtà, l’utile che Bankitalia consegue ogni anno (nel 2006 134 milioni di euro,
il TOTALE dell’utile e non solo il reddito da signoraggio) andrebbe ai suoi azionisti –
le banche, anche se un progetto di legge giacente in Parlamento vuole riportare la totalità delle azioni al ministero dell’Economia –
i quali però ogni anno lo lasciano a riserva a Via Nazionale.
Spulciando poi sull’ultimo bilancio (disponibile on line per tutti) si scopre a pag. 312
che "il Consiglio direttivo della BCE ha deciso, come per il 2005,
di non riconoscere alle BCN partecipanti l’intero ammontare del reddito da signoraggio della BCE,
pari a 1.319 milioni, dei quali 241 riferibili all’Istituto (158 nel 2005).
La somma è stata destinata ad alimentare un fondo diretto a fronteggiare i rischi di cambio,
di tasso di interesse e di prezzo dell’oro". Negli Stati Uniti, invece,
il signoraggio viene utilizzato (in piccola parte) per finanziare il Federal Reserve System, e ciò che resta viene ripagato allo Stato.
Nessun complotto contro il popolo (bue per postulato complottistico) quindi,
visto che alla fine della fiera tutto torna allo Stato e quindi al popolo – vabbé
io su questo avrei qualcosa da ridire ma non vorrei polemizzare col direttore.
Nella prossima puntata tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulla riserva obbligatoria e il moltiplicatore della moneta.
Cercate di trattenere i fremiti di impazienza.