
E alla fine anche Apple è stata travolta dall’ondata deflattiva in arrivo dalla Cina.
Per carità, sempre numeri ragguardevoli, ma deludono ricavi, inferiori anche alle stime più caute e pessimi i ricavi da servizi.
La buona notizia è che l’azienda della mela bucata, ha evitato il quinto trimestre consecutivo di calo delle entrate annuali, sarebbe stata la prima volta dalla rinascita degli anni ’90.
Come non iniziare oggi dal nuovo miracolo americano, la magia dell’anno elettorale dove all’improvviso quasi dieci dati negativi diventano uno positivo?

Tutto decisamente negativi, alcuni addirittura con crolli epocali, ne mancavano un paio che erano usciti dopo, ma il dato non poteva che essere estremamente negativo.
Invece, come per magia, loro sono riusciti a farlo diventare positivo.
Ma siamo comunque a 15 mesi consecutivi di contrazione, mai successo dal 1950 con una simile contrazione che non ci si ritrovasse in una recessione.
Ma oggi la parola d’ordine è manipolazione.
Solo alcuni indicatori privati, provano a raccontare la verità.
Boom di licenziamenti nel mese di gennaio, secondo il “Challenger Job Cuts”…

Ieri anche i sussidi di disoccupazione hanno invertito la rotta, ma sappiamo che quelli sono sotto il controllo statale.
Oggi, uscirà il dato del BLS, si l’istituto luce americano, non importa cosa uscirà, tanto sappiamo come funziona.
Zero Hedge ha fatto una sintesi perfetta, chiedendo al BLS se vuole un aiuto a raccogliere i dati, vedere i tagli all’occupazione, visto che loro i dati li inventano.
1. Twitch: 35% of workforce
2. Hasbro: 20% of workforce
3. Spotify: 17% of workforce
4. Levi’s: 15% of workforce
5. Zerox: 15% of workforce
6. Qualtrics: 14% of workforce
7. Wayfair: 13% of workforce
8. Duolingo: 10% of workforce
9. Washington Post: 10% of workforce
10. eBay: 9% of workforce
11. Business Insider: 8% of workforce
12. Paypal: 7% of workforce
13. Charles Schwab: 6% of workforce
14. UPS: 2% of workforce
15. Blackrock: 3% of workforce
16. Citigroup: 20,000 employees
17. Pixar: 1,300 employees
Quello che a noi importa è che ieri i bond americani hanno infranto un’importante barriera al rialzo, mettendo a segno performance sensibili.
I bond vigilantes, sanno quello che sta accadendo.
Anche i nostri titoli di Stato hanno raggiunto performance di breve interessanti.
Nel frattempo in Europa continua a scendere l’inflazione, ma per il resto è meglio lasciar perdere mi viene la depressione.
Buon fine settimana. Andrea
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