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MAMMA MI SI STA DISINFLAZIONANDO L’EUROPA!
Altra giornata, altro giretto nel manicomio America, con dichiarazioni e smentite, dati inventati e magie contabili, giusto per non farsi mancare nulla.
Ma questa volta iniziamo dall’Europa e dalla signora Lagaffe…
🔴 ECB's President Lagarde: Levies are probably more disinflationary than inflationary.
— FinancialJuice (@financialjuice) April 23, 2025
Si lo so, loro non possono usare la parola deflazione, ma il mercato dei bond europei ha accolto con favore la sua dichiarazione alla CNBC, in cui ha indicato che il processo disinflazionistico è molto vicino alla fine.
 (…) la presidente della BCE ha dichiarato che il processo di disinflazione nella zona euro è “a un punto tale che siamo quasi al completamento“. “Penso che ci stiamo dirigendo verso il nostro obiettivo nel corso del 2025”, ha sottolineato.
I dazi statunitensi frenano la crescita economica e probabilmente rappresenteranno uno “shock negativo per la domanda“, ha affermato, spiegando che “l’impatto netto sull’inflazione dipenderà dalle contromisure che l’Europa adotterà . Poi dovremo tenere conto della spinta fiscale degli investimenti nella difesa, del fondo infrastrutturale tedesco e dell’impatto delle riforme strutturali europee”. ( Teleborsa )
Ma tu pensa, un banchiere centrale che legge Machiavelli, si accorge che dazi di questi livelli possono solo provocare shock deflazionistici della domanda.
Chi l’avrebbe mai detto!
Nessuno, tranne noi che lo ripetiamo da tempo, epoca non sospetta.
Forse non ve ne siete accorti ma i future sui nostri BTP hanno completamente chiuso il capitolo “rearm” e l’inizio della guerra commerciale di Trump, riportandosi a livelli precedenti a questi due avvenimenti.
Chissà cosa diceva il nostro Machiavelli.
Non mi stupisce questo tono dovish, in fondo sta collassando tutto in Europa, ora pure il settore dei servizi e non solo in Europa.
Euro Area Services PMI (Apr, Flash): 49.7, consensus 50.5, last 51.0
France Composite PMI (Apr, Flash): 47.3, consensus 47.8, last 48.0
Germany Composite PMI (Apr, Flash): 49.7, consensus 50.5, last 51.3.
UK Composite PMI (Apr, Flash): 48.2, consensus 50.4, last 51.5. pic.twitter.com/RYpRTFGPU0
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) April 23, 2025
Quello americano non è messo meglio, inizia a scricchiolare anche il settore che ha tenuto in piedi tutto e che da lavoro a oltre il 75 % degli americani…
US PMI Service … pic.twitter.com/Q8z7WXiKl8
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) April 23, 2025
Ma torniamo in America, perchè ieri c’era da divertirsi.
*US CONSIDERS CUTTING CHINA TARIFFS TO DE-ESCALATE TRADE WAR
*CHINA TARIFFS LIKELY COMING DOWN TO BETWEEN 50% AND 65%: WSJ pic.twitter.com/PhuIX5zZDa
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) April 23, 2025
Altra notizia fatta girare ad arte per sostenere gli acquisti degli amici di Trump, ovvero un taglio dei dazi sino al 50/65%.
De-escalation di mia nonna, in quanto subito dopo…
***TRUMP DECIDED NOT TO FIRE POWELL AFTER BESSENT, LUTNICK RAISED CONCERNS, SOURCES SAY — WSJ
***WHITE HOUSE LAWYERS WERE STUDYING LEGAL OPTIONS FOR FIRING POWELL, SOURCES SAY — WSJ pic.twitter.com/C1HnM8Tubv— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) April 23, 2025
Il presidente Donald Trump ha dichiarato che intende essere “molto gentile” con la Cina in tutti i colloqui commerciali e che i dazi diminuiranno se i due paesi riusciranno a raggiungere un accordo, un segnale che potrebbe fare marcia indietro sulla sua posizione dura nei confronti di Pechino in un contesto di volatilità del mercato.
“Calerà sostanzialmente, ma non sarà pari a zero”, ha dichiarato Trump martedì a Washington, dopo le precedenti  dichiarazioni  del Segretario al Tesoro Scott Bessent, secondo cui la situazione di stallo era insostenibile. Trump ha aggiunto: “Noi saremo molto gentili e loro saranno molto gentili, e vedremo cosa succederà ”.
Trump ha anche affermato di non vedere la necessità di “fare il duro” con il leader cinese Xi Jinping e che durante le discussioni non avrebbe sollevato il tema del Covid-19, una questione politicamente delicata a Pechino. La Casa Bianca ha recentemente lanciato un sito web che suggeriva che il virus provenisse da un laboratorio in Cina, irritando i diplomatici del Paese.(Bloomberg)
Sul ponte sventola la bandiera bianca direbbe Battiato.
Un alto funzionario della Casa Bianca ha affermato che  i dazi sulla Cina  potrebbero probabilmente scendere tra il 50% e il 65% circa. L’amministrazione sta anche valutando un approccio a più livelli, simile a quello proposto dalla commissione per la Cina della Camera alla fine dello scorso anno: imposte del 35% per i prodotti che gli Stati Uniti non considerano una minaccia per la sicurezza nazionale e almeno il 100% per i prodotti considerati strategici per gli interessi americani, hanno affermato alcune persone. Il disegno di legge proponeva di introdurre gradualmente tali imposte nell’arco di cinque anni.(WSJ)
Un teatrino, con Trump non puoi mai sapere, bisogna prendere seriamente quello che fa ma non quello che dice.
Infatti sembra che abbia messo al lavoro uno studio di legali, per vedere se può eliminare Powell.
Ma veniamo all’ennesima commedia all’ americana, non dovrei darci troppo peso, ma la manipolazione è talmente evidente che non posso lasciar perdere.
Ieri oltre agli asini, volavano case in America, con dentro Dorothy e il mago di Oz…
March new homes sales +7.4% m/m vs. +1.3% est. & +3.1% prior (rev up from +1.8%) … median price down to $403,600; monthly supply eased to 8.3 vs. 8.9 prior pic.twitter.com/hVC7QFGvVo
— Liz Ann Sonders (@LizAnnSonders) April 23, 2025
Peccato che tutti i mesi precedenti sono stati rivisti al ribasso.
A prima vista, sembra una ripresa della domanda, soprattutto con i prezzi mediani scesi a 403.600 dollari e l’offerta in leggero calo da 8,9 a 8,3 mesi.
Non si tratta di un segnale di una robusta domanda organica, ma di un meccanismo di compensazione strategico da parte dei costruttori che stanno adeguando prezzi, incentivi e composizione dell’inventario.
I prezzi mediani sono diminuiti, ovvero gli acquirenti non stanno reagendo a un miglioramento dell’accessibilità economica attraverso i prezzi, ma agli sconti applicati dai costruttori per smaltire l’inventario in eccesso.
Figurarsi se non ci fossero gli sconti chi sarebbe così pazzo da acquistare con i tassi al 7%?
Oggi uscirà il dato sulle case esistenti, vediamo se sanno inventarsi un dato clamoroso anche qui, soprattutto se abbiamo il “pending home” che segnala un calo continuo della domanda e preliminari di compravendita stracciati.
L’offerta di case esistenti rimane limitata, con i venditori bloccati che non vogliono mollare i mutui sottoscritti a tasso fisso del 4 %
Capite vero cosa è successo?
Siamo ormai al settimo taglio consecutivo di tasso della BCE!
Noi siamo stati gli unici in Italia ad averlo previsto.
Ho trascorso gli ultimi anni a fare consulenza ad aziende e famiglie terrorizzate da un'escalation senza fine.
Onorato di aver ricambiato la Vostra fiducia! pic.twitter.com/RstT4RE2rI— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) April 17, 2025
Siamo ormai al settimo taglio consecutivo di tasso della BCE!
Noi siamo stati gli unici in Italia ad averlo previsto.
Il nostro Puntosella ha trasferito la cinematica anche sui tassi IRS e EURIBOR, chi legge Machiavelli ne era testimone.
Ho trascorso gli ultimi anni a fare consulenza ad aziende e famiglie terrorizzate da un’escalation senza fine.
Onorato di aver ricambiato la Vostra fiducia!
Il tasso IRS a 30 anni è al 2,46% nessuno aveva previsto con così rapido calo tranne noi, nessuno due anni fa.
In America invece , i tassi rimangono ancora elevatissimi, intorno al 7 %
Il che significa che il potere d’acquisto è strutturalmente più debole. I costruttori che offrono riduzioni di prezzo e incentivi stanno mascherando questa fragilità , ma solo temporaneamente.
Nuove costruzioni con prezzi flessibili e patrimonio esistente congelato, basta che la disoccupazione aumenti di poco e i prezzi crollano.
Il calo dei prezzi e l’aumento degli incentivi dei costruttori sono evidenti segnali di fine della corsa.
Dollaro che torna a ruggire, bond italiani che annullano completamente le favole sul riarmo e la guerra commerciale con prezzi che tornano su livelli che non si vedevano da parecchie settimana.
Buona festa della Liberazione, a noi servirebbe quella vera, liberarci di questo mondo di psicopativi egocentrici che decide le sorti del mondo.
Questo e molto di più è uscito la scorsa settimana, il nostro nuovo appuntamento straordinario con “Machiavelli e i mercanti.” un’edizione straordinaria per aggiornare tutti alla luce dei recenti avvenimenti.
Avremo tempo e modo, di osservare grazie alla cinematica di Puntosella, dove sono diretti dollaro e rendimenti, ma soprattutto come sono messe le banche regionali americane e quelle europee.
Ragazzi, le informazioni che trovate qui su Icebergfinanza, in Italia non le trovate da nessun’altra parte!
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Un semplice indizio, per chi vuole sostenerci, prima di tornare alla lira …