…..Ora non starò a ripetervi quanto sia decisivo arginare lo tsunami di mutui ARMs in arrivo ma questo post da PAUL_KEDROSKY che alcuni di Voi già conoscono in quanto spesso citato in passato, ci dice che probabilmente non tutti i mutui ARMs nascondono un’opzione nucleare……..
My seven-year ARM came up for reset this month, which I had been dreading, figuring that by putting off my refi I’d exposed myself to bad craziness in this market. Would I not be able to refi? Would I have to accept 8% or worse? The loan was 6.25 percent at origination, with a 2% annual cap on adjustments. I’d not refid at the bottom [for personal reasons].
Quite the opposite happened. My rate went down 2 points to 4.25%. It would have gone to 4 but for the 2 pct annual cap, which works in both directions. (I had only ever thought of it as a protection for me in the other direction). The net impact on my budget was $312 monthly, before tax effects. Which could let me do salutary consumption like buying a car, or adding some bedroom furniture, without the slightest impact on my budget. Or just dump it into a 529 plan. Between that and the falling price of gas, it’s a pretty huge impact.
Sembrerebbe quindi che molti mutui ARMs fossero legati come ci suggerisce anche Calculated risk e American CoreLogic per circa il 60 % all’indice LIBOR, il 25 % a vari treasuries ovvero titoli del tesoro mentre il rimanente sarebbe collegato all’indice " COFI" the 11th District Cost of Funds Index della California.
CalculatedRisk ricorda però che il problema dei tassi di interesse è solo uno dei tanti problemi di questa categoria di mutui molti di questi mutui sono ad ammortamento negativo o con lopzione " interest only" ovvero è stata rimborsata solo la quota interesse. L’annullamento dell’opzione ammortamento negativo ovvero la quota della rata pagata inferiore a quella reale, allora l’impatto sarà addirittura maggiore di un qualsiasi rialzo di interesse. L’opzione "reset" si riferisce al tasso, mentre "recast" alla modalità di pagamento.
Ora sembra che gli ARMs legati ai treasuries e al COFI non rappresentino un potenziale rischio in riferimento al possibile tasso di reimpostazione mentre il restante 60 % agganciato al libor dovrebbe essere più che dimezzata dai tassi dello scorso anno.
Quindi gli options ARMS 3.1 e 5.1 ovvero i mutui a opzione varia contratti nel 2006 e nel 2004 che andranno a reimpostarsi nel 2009 avranno benefici variabili dal 1,5 % al 4 %.
Detto questo si tratta solo di tenue luci nel tunnel immobiliare in quanto come abbiamo appena osservato molti mutui Option ARMs sono stati contratti con formule ibride "only interest" ed ammortamento negativo, ovvero con il pagamento della sola quota interesse e con il pagamento di rate tali spesso da non abbattere neanche la stessa quota interesse, inoltre non si tratta solo di minori rate da sostenere ma anche della possibilità di poter onorare interamente un prestito ora che molti americani stanno perdendo il proprio posto di lavoro, purtroppo una nemesi continua, non appena si accende una luce subito una dinamica collegata riesce ad affievolirla.
Evidence of this malaise appears to be mounting: The delinquency rate has been increasing significantly, and Standard & Poor’s internal reporting measures show an acceleration in the volume of troubled loans , especially large loans.

Icebergfinanza come un cantastorie che si esibisce nelle strade e nelle piazze delle città!
Non solo e sempre economia e finanza, ma anche alternative reali da scoprire e ricercare insieme in ……..
La "filosofia" di Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!
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per riagganciarmi al tuo commento finale volevo riportare questa bellissima profezia scritta oltre 700 anni prima della nascita di Gesù:
“Poiché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il segno della sovranità
ed è chiamato:
Consigliere ammirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
(Isaia 9:5)
non scordiamoci il vero significato del Natale.
Pace
Marco
Pace,
anche se per quanto mi riguarda ritengo che sia da festeggiare maggiormente il 21 Dicembre o Solstizio d’Inverno. Chissà che il Sole e la sua ciclicità venerato già migliaia di anni fa, non ci ricordi qualcosa in economia…
Andre una cosa non ho capito però…
Tu parli sempre dell’oro, o dell’argento, ma finchè ci si aspetta deflazione come possono salire più di tanto? Sei convinto che non ci sarà deflazione? O piuttosto sai che ci sarà un po di deflazione ma sei molto più preoccupato di una seguente iperinflazione?
argento? quando mai.
Smettetete di mettere parole in bocca ad Andrea che non ha mai detto!!!
La crisi finanziaria sembra non avere mai fine. Leggere questi blog di finanza è una cosa deprimente…
#4, sarà deprimente leggere i blog e le notizie finanziarie; ma non è certamente colpa degli utenti o di Andrea se sono deprimenti.
Un saluto a tutti
SD
123 prova
Il probblema dei mutui ARMs è stato abilmente celato.
Come consistenza sono alla stregua dei subprime, ma l’effetto si avrà a partire dal 2009 e avrà il culmine nel 2011.
Il meccanismo delle rate bassissime dei primissimi anni (Option ARMs), che diventano invece delle normali rate dopo un certo periodo (più care di un 15-20%, rispetto ad una rata di un mutuo normale), ha davvero qualcosa di perverso ed esplosivo, c’è gente che inizialmente pagava rate “simboliche” da 85 DOLLARI/MESE!!!!!!!!!!
Inutile dire che queste rate iniziali, così basse, sono state delle “esche” a cui hanno abboccato un sacco di persone, che hanno fatto il seguente ragionamento:
“Tanto per i primi anni non pago quasi nulla, se poi non ho i soldi rivendo la casa, il mercato immobiliare sale sempre, se mi va male ci guadagno un bel gruzzolo”
Altri addirittura hanno fatto acquisti con l’unico scopo di specularci sopra arraffando immobili e aprendo mutui a più non posso. ORRORE!!!
Inutile dire che le banche sono corse a cartolarizzare subito i mutui a rischio e che la maggior parte di questi sono in giro sotto forma di prodotti strutturati.
Voi vi direte dovè il fondo di questa crisi?
Cominciate a disperarvi, oltre ai Subprime, agli ARMs, ci sono ancora da scontare un sacco di Bond spazzatura, che come valore superano tutto l’immobiliare.
Quest’altro (non ultimo) cavaliere dell’apocalisse, è sicuramente quello della fame, dato che porterà un sacco di aziende, direttamente alla bancarotta e quindi a licenziamenti di massa.
Poi suppongo che dovrà scoppiare la bolla dei derivati.
Tranquilli prima o poi la ripresa dovrà arrivare , in quanto ai tempi difficilissimo sbilanciarsi, tenete presente che l’ultima crisi è durata soli tre anni, invece la più grande crisi economica è durata quasi mille anni (fu il Medioevo).
La cosa che stupisce è il dollaro, che sarebbe dovuto svalute, il fatto che non sia ancora scoppiato mi fa pensate che BCE, BOJ e le quattro grandi banche pubbliche Cinesi ci stanno mettendoci una “pezza a colori” drenando dollari.
Però la decisione Bernanke di stampare moneta a gogo, da dare al sistema finanziario, senza porre regole e senza rimuovere i vecchi amministratori, non è di certo illuminata.
Qualcuno comincia a pensare che gli Americani stiano facendo i furbi.
IL GRANDE SOSPETTO, è che Bernanke abbia lucidamente compreso, che il dollaro è fortemente compromesso e mira ad una soluzione “all’Italiana” della crisi.
Quindi far svalutare il dollaro, rendere enormemente competitive le merci USA e sconvenienti le importazioni. Scoraggiando così qualunque velleità di fare importazione non indispensabili, azzerando il deficit commerciale (che da oggi in poi gli USA non si possono assolutamente permettere).
Si chiuderanno ermeticamente le frontiere, con la scusa del terorismo, per mantenere almeno in piedi il mercato del lavoro, proteggendolo dall’assalto della manodopera Messicana a basso prezzo.
La Cina subirà un fortissimo contracolpo, dando un pò di tempo agli USA, per riprendersi.
Gli Americani sono in grado di produrre qualunque cosa a livello industriale. Se si “invogliassero” ad assumere comportamenti consumistici più responsabili, in primis la riduzione dei consumi energetici, potrebbero risparmiare tantissimo.
La nuova strada che traccierà Obama andrà forse verso un atteggiamento di maggior risparmio e maggior autosufficienza sopratutto energetica.
Inutile dire che vedremo di nuovo le barraccopoli nelle metropoli Americane e che dal prossimo futuro gli Usa scivoleranno verso uno stato stile sud America.
Nessuno si illude di salvare tutti,
dovete pensare che il primo obiettivo, dell’elìte Americana, è quello di preservare se stessa, costi quel che costi.
A rimetterci sarà la classe media.
L’unica cosa che mi lascia perplesso, è che tutte le altre crisi hanno avuto un punto di rottura, da quel momento in poi, era chiaro che si stava nella tempesta.
Oggi malgrado tutto non si ancora avuta la famosa “giornata nera” e ho l’impressione che arriverà quando meno ce lo aspettiamo.
Dopo aver ben osservato, inizialmente, la crisi del Bolivar Venezuelano nei primi anni ottanta (questa l’ho vista da vicino), poi il default del Messico nella meta degli anni novanta e la successiva crisi delle Tigri Asiatiche e della Russia.
Osservando gli effetti della crisi Argentina prima e di quella Islandese poi, voglio azzardare una previsione.
Il dollaro varrà intorno a 2 a 1 contro l’euro, a partire dal “giorno nero” e si svaluterà in modo altalenante, assumendo valori che forse mai avremo osato immaginarci (forse un 4 a 1 contro l’Euro non è azzardato)
Non penso assolutamente di essere catastrofista.
-Il compasso-
Credo che dal punto di vista dell’immobiliare la crisi finirà quando i prezzi saranno ritornati intorno ai rapporti strorici rispetto ai salari.
Per la crisi in generale, fare previsioni sarebbe un po’ come prevedere il prezzo del greggio tra sei mesi (come fanno finta di saper fare quelli di Goldman o di Morgan). Se funzioneranno i tassi a zero potremmo vedere una ripresa in tempi brevi, magari con la creazione di una nuova bolla). In realtà, ricordo una tabella della Fed che stimava in oltre $ 600.000.000.000.000 ovvero seicentomilamiliardididollari (quaranta volte il PIL USA) il totale dei derivati sul mercato. Se salta anche solo il 10% di quelli siamo fritti; se non salta tra un paio d’anni potremmo ripartire accettando un livello globale di consumi più basso (ma milioni di persone saranno disoccupate).
Peccato che non mi riesca essere ottimista :-((((
Guido
#8
Germania docet per gli immobili li vanno a gambero da anni
Nomisma: il terzo rapporto sul Mercato Immobiliare 2008
2. Dicembre 2008
I prezzi delle case in Italia, nonostante la crisi in atto, peggiorata da settembre in poi, sostanzialmente tengono. Nell’ Europa continentale calano, invece, in misura mediamente compresa fra il 5% ed il 10% e un eventuale calo dei prezzi italiani nel 2009 difficilmente potrebbe superare la soglia del – 5%. ll calo dell’1% nell’ultimo semestre è l’effetto (inferiore alle attese) del braccio di ferro in corso fra i (pochi) compratori e i (molti) venditori. La contrazione del credito limita le possibilità d’acquisto sia da parte delle famiglie che da parte dei grandi investitori italiani e stranieri: la conseguenza è un mercato fermo in attesa di vedere quali effetti avranno i provvedimenti di rilancio dell’economia. La stima è che nelle grandi operazioni degli investitori istituzionali il calo dei volumi del mercato sia almeno del 50% (del 60% in Europa), mentre nel mercato della casa la diminuzione delle compravendite a fine anno potrebbe raggiungere le 160 mila case vendute in meno (-20%) con una perdita del valore mercato immobiliare di circa 24 miliardi di Euro. La stasi nelle compravendite ha ridato un po’ di ossigeno alla domanda di immobili in locazione anche se, pure in questo segmento, l’offerta supera la domanda e, quindi, i canoni di locazione non aumentano. La crisi della finanza contagia il mercato immobiliare dei grandi e piccoli investitori.
Se in italia i prezzi delle case crollano, saranno grossi problemi per molti.
Provate a confrontare quante abitazioni ci sono in italia in rapporto agli abitanti o alla domanda.
Il valore è legato ad altri fattori tra qui il turismo, il catasto e imposizioni fiscali, l’ICI, il valore immobiliare dello stato e dei grandi gruppi.
Comunque lo avevo già scritto molto tempo fà, che non esiste un mercato legato solamente alla domanda e offerta; così anche per i valori di tutto il resto, ad esempio vedi il petrolio da 150$ a 35$ non sarà mica un valore di mercato!!!! oppure il valore delle materie prime o dei titoli in borsa. Secondo mè ci sono dei fattori di mercato, speculazione ed anche qualcuno o qualcosa che li pilota e li controlla!!!
Buonanotte a tutti.
SD
Deflazione…qualcosa non mi convice !
Facciamo ragionare il cervello, tutti dicono deflazione, chu vuol dire un costante declino dei prezzi, orbene a fine mese mi dovrei trovare con una maggiore quantita; di denaro in tasca…ma non e’ cosi’ siam proprio sicuri che sia deflazione ! Qualcosa non mi convince !
Saluti alla ciurma
Massimo
–Presidente NOMISMA–:
Gualtiero Tamburini
(attualmente anche Presidente di Assoimmobiliare !!!)
Non voglio annoiarvi nell’elencarvi tutti gli amministratori ma molti operano o hanno operato ad altissimi livello nell’immobiliare.
I soci di nomisma sono quasi tutte banche, o società, che hanno fortissimi interessi nel mattone.
Quando leggo i loro REPORT mi scappa sempre da ridere, nomisma mi sembra l’oste che parla del suo vino.
Loro quando parlano di immobiliare sono come L’ISTAT quando parlava di inflazione dopo l’entrata dell’Euro.
Il mercato immobiliare in Italia sta in crisi, anche se non è paragonabile alla crisi USA.
Questo perchè in Italia la discesa sarà più lenta (ma altrettanto incisiva).
Il mercato immobiliare a differenza di quello dell’oro lo conosco molto bene (non ci lavoro direttamente, ma lo conosco).
Dovete sapere che le agenzie guadagnano a percentuale, quindi a loro basta chiudere il contratto.
Quindi spingeranno i prezzi al ribaso pur di chiudere i contratti.
Avere un’agenzia comporta dei costi molto elevati, quello che a loro fa paura è un blocco delle compravendite.
Se state comprando in zone “normali” al momento della stipula del preliminare proponete (con garbo e cortesia) uno sconto di almeno il 25% (ma io mi spingerei fino al 40%) vedrete che la vostra offerta verrà quasi sempre accettata.
Contrattate il prezzo a più non posso, se non accettano le vostre condizioni abbandonate il tavolo dicendo che vi dispiace, ma non potete spendere la cifra da loro richiesta, lasciate il vostro numero per essere eventualmente ricontattati. Se vi richiamano abbassate ancora di più la vostra offerta !!
NON DICHIARATE MAI QUANTO SIETE DISPOSTI A SPENDERE, specificate piuttosto la zona e il tipo di appartamento che volete.
-Il compasso-
Caro Compasso credi che avremo anche in Italia i prezzi che girano in Germania anche per gli immobili di pregio tenendo conto che il reddito tedesco è mediamente superiore a quello italiano?
Per Il compasso #13.
Ottimo consiglio sull’immobiliare e rapporti con le agenzie; a chi interessa, lo avevo già detto tempo fà, puo anche seguire le aste giudiziarie.
In qualsiasi caso l’importante è che non chiediate sconti ai costruttoti e imprese del settore, come mè ad esempio; che non possiamo farne, anzi il prossimo anno si deve aumentare i prezzi. Il mio non è conflitto di interessi hihihihihi, ma necessità.
SD
http://guerrillaradio.iobloggo.com/archive.php?eid=1752&y=2008#commenti_start
ponete particolare attenzione anche al commento del 20/12