RECESSIONE FANTASMA
Probabilmente molti di Voi ricorderanno il balletto tecnico in atto tra gli economisti per la determinazione di una recessione, ovvero la presenza di due trimestri consecutivi di crescita negativa, per arrivare alla determinazione di una recessione tecnica o alla sua conclusione.
Come ha scritto recentemente Barry Ritholtz su BIGPICTURE sembra esserci un consenso crescente sulla fine delle recessione avvenuta nel mese di giugno o luglio dello scorso anno, a tal punto che la stessa Fed di St.Louis traccia da tempo nei suoi grafici la colonna grigia che determina il periodo recessivo, con riferimento ai suddetti termini.
Si tratta di un puro esercizio accademico, in quanto nella realtà una autentica "recessione umana" è ancora in corso e secondo una recente indagine della ABC, per oltre l’80 % degli americani, la recessione è ancora tra noi.
Come probabilmente ricorderete la NBER, ente preposta alla rilevazione ufficiale dei periodi di recessione economica, scrive che …." La recessione è un calo significativo dell’attività economica diffusa in tutta l’economia, della durata di più di due mesi, normalmente visibile nei dati del PIL, in termini reali, reddito, occupazione, produzione industriale, vendite al dettaglio " , ma come fa notare Barry, la stessa NBER scrive anche che …
(…) una recessione, la sua influenza sull’economia in senso ampio e non si limita a un settore (…) Il tradizionale ruolo del Comitato è quello di mantenere una cronologia mensile, in maniera che il Comitato si riferisce quasi esclusivamente a indicatori mensili. Il comitato dà un peso relativo al PIL reale perché è misurato solo trimestralmente ed è soggetto a continui, revisioni di grandi dimensioni.
E poi ancora in un’altra occasione….
(…) Le opinioni del comitato sul PIL reale come misura unica migliore dell’attività economica aggregata. Nel determinare se una recessione si è verificato e per individuare le date approssimative del picco e del fondo, il Comotato pone quindi notevole peso sulle stime del PIL reael rilasciato dal Bureau of Economic Analysis of the US Department of Commerce. Tuttavia il tradizionale ruolo del Comitato è quello di mantenere una cronologia mensile, e le stime della BEA sul PIL reale sono disponibili solo trimestrale. . Per questo motivo, il Comitato si riferisce a una serie di indicatori mensili per determinare i mesi di alti e bassi.
Nella sostanza le idee chiare negli ambienti accademici americani abbondano!
Comunque sia talvolta i grafici trasmettono più di mille parole e probabilmente il CFNAI rilasciato ieri dalla Fed di Chicago, testimonia che la recessione è tuttora in corso anche se la media il CFNAI MA3 secondo la Fed a – 0,70 testimonia una buona possibilità che la recessione si stia concludendo anche se abbiamo bisogno di un dato positivo a + 0,20 per una conferma definitiva. sembra che il CFNAI sia storicamente un eccellente indicatore.
Il grafico qui sotto non è aggiornato con il dato di ieri.> >
Questo invece propostoci da Mike Shedlock si…
Tre delle quattro grandi categorie di indicatori che compongono il CFNAI Index si sono deteriorate e solo le vendite, gli ordini e gli inventari hanno dato un contributo positivo.
La media mobile CFNAI-MA3, è scesa nuovamente a -0,39 suggerendo una crescita al di sotto della media storica ma ne contempo evidenziando un aumento della possibilità della fine di questa recessione.
Resta del tutto evidente che gli indicatori dell’occupazione, scesi dal – 0,02 di gennaio al – 0,16 di febbraio, testimoniano una ripresa senza lavoro, una ripresa supportata in via quasi esclusiva da lavori a tempo determinato o soprattutto da part-time ripristinati a tempo parziale o pieno.
Mentre nel Commercial Real Estate è in atto un rimbalzo dei prezzi dopo mesi di collasso, un rimbalzo effimero come quello del settore residenziale, oggi vedrà il via una nuova tornata di dati relativi al mercato immobiliare. Non dimentichiamoci che ciò che conta è il dato relativo alle vendite di nuove abitazioni, unico settore in grado di creare nuova occupazione, anche se i recente "pending home" e l’indice di fiducia dei costruttori ci hanno fornito già alcune chiare indicazioni. Non resta che attendere il nuovo influsso degli incentivi fiscali e la primavera, per osservare quanto sarà sostenibile il prossimo rimbalzo, diversamente come spiego ormai da oltre nove mesi, la "double dip recession" del mercato immobiliare diverrà una realtà, accompagnata dalla prossima ondata di rinegoziazione dei mutui ARMs e ALt-a.
Nel frattempo E’ STATA SPEDITA l’ultima analisi dal titolo " Inflazione e deflazione: fantasmi monetari" a tutti coloro che hanno contribuito o a coloro che vorranno contribuire liberamente alla nostra navigazione, analisi nella quale oltre a "smontare" alcune fobie inflative attuali esploreremo una nuova sorpresa proveniente dallo studio della legge di Okun in relazione alle dinamiche occupazionali dello scorso anno, una sorpresa che non fa altro che confermare le nostre visioni di una strutturale e lenta ripresa del mercato del lavoro occidentale, ripresa che potrebbe essere messa in discussione da una eventuale ricaduta in recessione.
Ho come la sensazione che nel mese di marzo il BLS enfatizzerà una ripresa del mercato del lavoro evidenziandone gli effetti metereologici passati e l’ondata di assunzione temporanea in funzione del censimento nazionale 2010, anche se i sussidi ci raccontano una storia decisamente differente.
Chiunque non avesse ricevuto la suddetta analisi ed in particolare quella dal titolo "Archimede e la leggenda della leva finanziaria" fondamentale per comprendere le dinmiche di questa crisi e il suo "deleveraging" è pregato di comunicarlo al seguente indirizzo: icebergfinanza@yahoo.it
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La "filosofia" di Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!
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