in caricamento ...
TRUMP CHINA DEAL: BORDERLINE!
Come detto in questi giorni, mia nonna si sta divertendo a raccontare favole in giro per il quartiere delle finanza, un giorno Bloomberg, un altro al Financial Times. Quella del Financial Times, però è da raccontare…
Il canarino nella miniera. China offers to buy extra US goods to ease trade war https://t.co/8B4fFZTYNr di @financialtimes
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) October 10, 2019
La mattina questi scienziati fanno uscire la notizia fritta e rifritta che la Cina comprerà altri dieci miliardi di dollari di soia per fare contento zio Donald e tutti corrono a comprare cianfrusaglie in borsa. Poi all’improvviso arriva la correzione, scusate non sono dieci miliardi, intendevamo 10 milioni di tonellate in più di soia, e tutti a vendere cianfrusaglie.
Sono mesi che la Cina dice di aumentare gli acquisti della soia transgenica americana, talmente convinti che hanno fatto un accordo con l’Argentina…
Buenos Aires, 11 set 14:08 – (Agenzia Nova) – Secondo dati ufficiali nei primi otto mesi del 2019 l’Argentina ha esportato in Cina 4,3 milioni di tonnellate di semi di soia (80 per cento del totale delle esportazioni) e 163 mila tonnellate di olio di soia (4 per cento del totale). Il resto delle esportazioni è composto da carne bovina, ovina e suina, oltre a ciliegie, mirtilli freschi, piselli, mandarini e miele. Il settore della soia genera in Argentina un totale di 345 mila posti di lavoro, equivalente al 16 per cento dell’industria agricola. Nel corso del 2019 Buenos Aires prevede di esportare 26 milioni di tonnellate di farina di soia, 8,5 milioni di tonnellate di semi di soia e 6,5 milioni di olio di soia. L’accordo verrà presentato oggi ufficialmente a Buenos Aires dal ministro dell’Agricoltura, Luis Miguel Etchevehere, e dall’ambasciatore cinese Zou Xiaoli.
Nulla di eccezionale per carità, i comportamenti borderline o meglio psicopatici sui mercati sono all’ordine del giorno, le oscillazioni del tono dell’umore nel disturbo borderline sono più frequenti e più brevi, spesso innescate da un evento esterno e descritti come una risposta emotiva eccessiva rispetto alle proporzioni dell’evento scatenante.
In serata dicevo, l’amica di mia nonna va a riferire a Reuters questa volta che …
- GOODWILL DAMAGED BY THE U.S. DEPARTMENT OF COMMERCE’S BLACKLISTING OF 28 CHINESE COMPANIES THIS WEEK-CHINESE OFFICIALS
- BEIJING HAS LOWERED EXPECTATIONS FOR PROGRESS FROM U.S. TRADE NEGOTIATIONS THIS WEEK-CHINESE OFFICIALS BRIEFED ON TALKS
Poi poco dopo la mezzanotte, la sorella dell’amica di mia nonna telefona all’agenzia cinese e suggerisce che…
Donald Trump had better compromise if he wants that ‘big deal’ https://t.co/f5HebIsRjn
— South China Morning Post (@SCMPNews) October 9, 2019
In sostanza, l’intero negoziato, l’intero rapporto è stato un fiasco, non solo la scelta degli Stati Uniti di mettere alcune società cinesi nella lista nera ma pure i commenti dei giocatori NBA a sostegno dei manifestati di Hong Kong, visto che forse qualcuno di Voi si è dimenticato della questione.
Tweet pro-Hong Kong: Morey si scusa, NBA commenta https://t.co/iGtOrxSCVK di @SkySport
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) October 10, 2019
Le ripercussioni susseguenti al tweet del general manager di Houston vanno però a toccare mille ambiti diversi, contando il peso dei Rockets in Cina (da sempre la squadra più amata nel Paese, fin dai tempi di Yao Ming), le implicazioni economiche di un mercato fondamentale (mezzo miliardo di tifosi cinesi hanno guardato almeno una partita NBA lo scorso anno, e la lega ha un proprio ufficio sul territorio) ma anche quelle politiche, visto che perfino il governo cinese si è detto “estremamente insoddisfatto dei commenti provenienti da Houston”.
Infatti in serata, una sequenza esilarante di notizie, fritte e rifritte, giusto il cibo junk che gli americani rifilano nei Mac Donalds ai fessi, quindi mentre il panico imperversava sui mercati e i tesorucci volavano, la CNBC ha ricevuto, la notizia direttamente dalla sorella gemella, dell’amica di mia nonna, la quale a sua volta ha sentito la notizia dalla tata della Casa Bianca…
https://twitter.com/DRM38443378/status/1182096044676399104
State tranquilli, i cinesi restano in America sino a venerdì per litigare meglio.
La più bella però è stata la soffiata fatta dall’oltretomba dalla mamma di mia nonna sempre a Bloomberg…
US weighing currency pact with China as part of partial deal https://t.co/UYnL8SPoxJ
— ST Foreign Desk (@STForeignDesk) October 10, 2019
WASHINGTON (BLOOMBERG) – La Casa Bianca sta cercando di lanciare un patto valutario precedentemente concordato con la Cina(…) secondo le persone che hanno familiarità con le discussioni. L’accordo valutario – che gli Stati Uniti hanno affermato di essere stato concordato all’inizio di quest’anno prima che i negoziati commerciali si interrompessero – sarebbe parte di quello che la Casa Bianca considera un accordo di prima fase con Pechino. Seguiranno ulteriori trattative su questioni fondamentali come la proprietà intellettuale e trasferimenti di tecnologia forzata, ha affermato dall’oltretomba la mia bisnonna.
Ora torniamo seri, ma quale patto valutario con la Cina, ma non è stata accusata di manipolazione valutaria, messa nel libro nero, ma davvero qualche fesso pensa di fare un patto valutario con i cinesi?
Nel frattempo asta a 10 anni meravigliosa ieri sera, il rendimento più basso dell’anno, tecnicamente una riapertura, come sempre pilotata dai soliti noti che hanno fatto partire un pesante sell off sulle illusioni poco prima dell’apertura giusot per prendersi 0,06 % in più sull’emissione, poverini.
Infine buone notizie dalle minute del FOMC, ovvero le chiacchiere che i banchieri centrali fanno tra una tartina e l’altra…
” I partecipanti erano generalmente più preoccupati per i rischi associati alle tensioni commerciali e agli sviluppi sfavorevoli nella sfera economica geopolitica e globale . Inoltre, le pressioni di inflazione hanno continuato a essere ridotte. ”
“… è emerso un quadro più chiaro della prolungata debolezza della spesa per investimenti, della produzione manifatturiera e delle esportazioni . I partecipanti hanno inoltre osservato che vi è stata una significativa probabilità di Brexit senza accordi e che le tensioni geopolitiche sono aumentate a Hong Kong e in Medio Oriente. ”“…Numerosi partecipanti hanno commentato che, sulla scia di questo aumento del rischio al ribasso, la debolezza della spesa aziendale, della produzione e delle esportazionipotrebbe dare luogo a assunzioni più lente, uno sviluppo che probabilmente peserebbe sui consumi e sulle prospettive economiche generali .”
“…un certo numero di partecipanti ha osservato che, sebbene il mercato del lavoro fosse chiaramente in una posizione di forza, la revisione preliminare del benchmark da parte dell’Ufficio delle statistiche del lavoro ha indicato che i guadagni in termini di occupazione dei salari avrebbero probabilmente mostrato un rallentamento in arrivo quest’anno…”
Ovvietà, null’altro che ovvietà!
SOSTIENI IL NOSTRO VIAGGIO!