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TRUMP DAZI AUTO 25% LA GUERRA E’ INIZIATA!
Nulla di nuovo sotto il cielo di Washington, nessuna novità, Trump, l’uomo che mette quasi sempre in pratica quello che dice, ha deciso di imporre una tariffa del 25 % sulle auto importate in America da tutto il mondo.
Donald Trump ha annunciato dazi del 25% sulle auto importate. "È l'inizio della liberazione dell'America" dice il presidente Usa #ANSA https://t.co/4E1UhRAb1o pic.twitter.com/wgvPScaRbu
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) March 26, 2025
Più che l’inizio della liberazione dell’America è l’inizio della recessione ufficiale, quella che in realtà è iniziata da tempo e tutti vi tengono nascosta.
Questa guerra commerciale sarà un massacro per l’economia mondiale, un massacro per l’inflazione e un trionfo per la deflazione.
La von der Leyen si rammarica profondamente, ma tiene un profilo basso al momento, in fondo lei è tedesca e gli unici che hanno da perdere da questa decisione sono i tedeschi soprattutto.
Diversa la reazione di Canada, Giappone e Brasile, che promettono guerra ad oltranza.
Detto questo, girano già notizie che non verrà toccata la parte della componentistica.
"The White House is weighing plans to impose tariffs on finished vehicles coming into the U.S. but not automotive parts, according to Sen. Bernie Moreno (R., Ohio) and other people" https://t.co/DWfQ5AWakV via @WSJ
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 27, 2025
Gran bella botta per la Germania in Europa, soprattutto per i light truck, dove le tariffe sfioreranno il 50 %.
Quasi la metà dei nuovi veicoli passeggeri venduti negli Stati Uniti nel 2024 sono stati assemblati fuori dagli Stati Uniti, secondo i dati di S&P Global Mobility. Il Messico è il più grande esportatore di auto negli Stati Uniti, inviando pickup di General Motors, Ram e Toyota, nonché berline economiche di Nissan e modelli di lusso di BMW e Audi di Volkswagen.(WSJ)
Poi da qui al pesce del 2 di aprile, può accadere di tutto, ma auguri a chi fa ancora conto sul mercato per i propri portafogli.
Trump ha respinto le preoccupazioni relative all’aumento dei prezzi delle auto o agli effetti sulle case automobilistiche statunitensi, affermando che le aziende automobilistiche con fabbriche negli Stati Uniti sarebbero state “entusiasta” dei dazi .
I dazi del 25% precedentemente applicati da Trump, ma ampiamente ritardati, su Canada e Messico aggiungerebbero circa 6.000 dollari di costi ai veicoli assemblati in quei paesi, supponendo che anche i componenti fossero inclusi nelle imposte, ha affermato Cox Automotive.
Gli analisti sostengono che le tariffe automobilistiche, se applicate in modo generalizzato e per più di qualche settimana, causerebbero un rallentamento dell’intero settore.
“In conclusione: una produzione più bassa, un’offerta più limitata e prezzi più alti sono dietro l’angolo”, ha affermato Jonathan Smoke, economista capo di Cox Automotive.
Non è ancora chiaro quando i consumatori potrebbero iniziare ad avvertire l’aumento dei prezzi, perché molti concessionari hanno accumulato scorte di auto nei loro piazzali per prepararsi all’entrata in vigore dei dazi.(WSJ)
Solo un pirla sarebbe entusiasta di un simile casino, solo un pirla può credere che qualcuno sia disposto a spendere il 25 % in più per un’auto che già prima era estremamente cara.
Lo stesso pirla che ha paura dell’inflazione, quando l’economia mondiale sarà travolta dalla deflazione, dalla recessione globale.
E’ la deflazione da debiti bellezza, il mondo intero la sta sperimentando, la deflazione da bolla finanziaria e la Cina è il principale esportatore oggi.
Il mattone cinese fa un’altra vittima. Ed è l’acciaio
Il punto di @gianluzappo https://t.co/g4nVu3119W
— Formiche (@formichenews) March 26, 2025
Concludiamo con una notizia dal manicomio Europa!
No, non siete su scherzi a parte, ma fate parte del manicomio Europa.
Vi consiglio di dare un’occhiata al video di Mary Poppins Europe, vi suggeriscono di buttare le vostre carte di credito o bancomat e di rifornirvi di contanti in caso di guerra, stralol!
Today, the EU launches its new #Preparedness Strategy.
“Ready for anything” — this must be our new European way of life. Our motto and #hashtag. pic.twitter.com/fA1z8ZvMDA
— Hadja Lahbib (@hadjalahbib) March 26, 2025
Dite che non ci sarà alcuna guerra?
Davvero? Non credete a loro che ogni giorno vi dicono di prepararvi, di essere pronti, vigili, che i marziani invaderanno l’Europa.
Io un dubbio, ce l’avrei, in un manicomio non si può escludere nulla!
Se vi capita di incontrare l’euro, spendete qualche parola di incoraggiamento, ieri si è preso un bel spavento, avendo temporaneamente rotto un supporto importantissimo.
In questo il nostro Puntosella e Machiavelli hanno le idee molto chiare, il ritorno del re è vicino!
Qui The King pic.twitter.com/IbG7YuuHHY
— Puntosella (@puntosella) March 26, 2025
Questo e molto di più è uscito nel fine settimana,il nostro nuovo appuntamento con il manoscritto intitolato… “Machiavelli e la crisi del 1300” un’occhiata ad uno degli argomenti principe del nostro Outlook 2.025, il mercato immobiliare americano.
Avremo tempo e modo, di osservare grazie alla cinematica di Puntosella, dove sono diretti dollaro e rendimenti, ma soprattutto come sono messe le banche regionali americane e quelle europee.
Ragazzi, le informazioni che trovate qui su Icebergfinanza, in Italia non le trovate da nessun’altra parte!
E’ tempo di sostenere, l’informazione libera e di qualità, forza Ragazzi, fatevi un regalo!
Quest’anno OUTLOOK 2.025, sarà dedicato a tutti coloro che hanno sostenuto GENEROSAMENTE il nostro viaggio o vorranno farlo liberamente.
Un semplice indizio, per chi vuole sostenerci, prima di tornare alla lira …
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