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TRADE WAR HAS BEGUN!

Scritto il alle 09:10 da icebergfinanza

 

EU slashes eurozone growth forecast on US trade war tensions - anews

La vera guerra è iniziata da tempo, quella commerciale al confronto sarà uno scherzo.

Nessun pesce d’aprile dietro l’angolo.

Aspettiamoci a breve un “false flag” , attività di intelligence o operazioni militari, apposite per cancellare qualunque possibilità di un accordo.

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Loro sono i volenterosi!

Dopo aver suggerito ieri di preparare contante, buttare inutili pezzetti di plastica, dotarsi di coltellini e barrette, oggi propongono di mandare forze armate francesi e inglesi in Ucraina, ovviamente forze neutrali.

Ovviamente, nessuna delle due parti sta rispettando l’accordo di non bombardare i siti energetici, ma chi controlla, i francesi o gli inglesi?

Poi abbiamo la colomba von der Leyen!

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Alla Germania, il suo Paese, non pare vero che il fessi europei, abbiano deciso di sostenerla, comprando i carri armati che produrrà al posto delle inutili e costose macchinine prodotto, un settore sull’orlo del fallimento.

Si la stessa colomba che qualche anno fa affermava, che la Russia era allo stremo al punto di dover recuperare chip nei frigoriferi per riparare le proprie armi.

Oggi invece, la Russia, è una minaccia esistenziale, pronta a invaderci.

Scommetteteci quello che volete, qualcuno in stile Sarajevo, questa guerra la provocherà.

Per fortuna al governo, qualcuno è più lucido di un povero napoleone ormai sulla strada dell’esilio politico…

Esclusiva del FT: nella sua prima intervista con un quotidiano straniero da quando ha assunto l’incarico, il primo ministro italiano ha chiarito di non considerare Donald Trump un avversario e ha affermato che avrebbe continuato a rispettare il “primo alleato” dell’Italia on.ft.com/4l6BVp3

Ma torniamo in America, perché nel frattempo la guerra commerciale è ormai avviata, senza alcuna possibilità questa volta di ripensamenti dell’ultima ora.

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«Se l’Unione Europea lavora con il Canada per danneggiare economicamente gli Stati Uniti, verranno imposti dazi su larga scala, ben più elevati di quelli attualmente previsti, per proteggere il miglior amico che entrambi questi Paesi abbiano mai avuto»

Firmato, l’uomo che fa quello che dice.

Secondo il Financial Times, chissà chi suggerisce loro, l’Europa è pronta a colpire le grandi aziende tecnologiche con una stretta sulle esportazioni di servizi degli Stati Uniti.

Ma allo stesso tempo, sono pronti a ridurre le multe a Apple e Meta, per non far arrabbiare Trump, ridicoli!

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Con una simile bilancia commerciale, cosa volete che faccia, ma soprattutto, dove volete che vada il dollaro!

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In questi mesi e settimane, gli americani hanno importato di tutto, un vero e proprio boom di importazioni, ci sarà da ridere quando usciranno i prossimi dati sul pil.

O meglio, le successive revisioni, perché sappiamo che sono inattendibili in prima istanza.

Se vi capita di incontrare l’euro, spendete qualche parola di incoraggiamento, ieri si è preso un bel spavento, avendo temporaneamente rotto un supporto importantissimo.

Nel frattempo il nostro Maestro Puntosella, continua ad esibire pezzi spettacolari del suo repertorio.

In questo il nostro Puntosella e Machiavelli hanno le idee molto chiare, il ritorno del re è vicino!

Questo e molto di più è uscito nel fine settimana,il nostro nuovo appuntamento con il manoscritto intitolato… “Machiavelli e la crisi del 1300” un’occhiata ad uno degli argomenti principe del nostro Outlook 2.025, il mercato immobiliare americano.

La città dei Banchieri: la nascita delle banche moderne, una storia fiorentina - Enjoy Firenze | Enjoy Firenze

Avremo tempo e modo, di osservare grazie alla cinematica di Puntosella, dove sono diretti dollaro e rendimenti, ma soprattutto come sono messe le banche regionali americane e quelle europee.

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