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TRUMP’S TARIFF: WALL STREET CRASH!

Scritto il alle 08:28 da icebergfinanza

Wall Street's Darkest Days: Black Tuesday and the Great Crash of 1929 ...

Non si assisteva ad un simile crollo dei mercati mondiali dai tempi della pandemia, con il nostro indice arrivato a sfiorare l’8 % di perdita giornaliera.

Nulla al confronto del quasi 17 % nel primo giorno di lockdown o dell’oltre 12 % dopo il referendum sulla Brexit.

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Si è arrivati a scomodare pure l’attacco alle torri gemelle o la guerra all’Ucraina, la Brexit, il 1987 o la Grande Depressione dove il crollo arrivò a oltre il 22%.

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Ovviamente oggi è diverso, “buy the dip” suggeriscono i volponi, gli stessi volponi che vi hanno suggerito di investire in equity, in fondo non c’è alcuna alternativa.

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La velocità con cui è avvenuto tutto, non ha uguali nella storia recente, nel durante la crisi subprime, me durante la pandemia, l’intensità del collasso è stata maggiore.

E’ il quinto crollo di sempre in due giorni dal leggendario ottobre 1987.

Vediamo che succede oggi.

Argento e oro sono crollati, l’euro non è riuscito a confermare il trend positivo, all’improvviso si sono accorti tutti che in una guerra commerciale servono dollari, per chiudere la leva, per onorare le chiamate a margine, per restituire i debiti.

Si sono accorti che gli unici porti sicuri estremamente liquidi sono i titoli di Stato americani, in dollari, solo in dollari, il resto è fuffa.

1.0955, in un attimo siamo tornati li, un fuoco di paglia, vedremo nei prossimi giorni.

Oro e argento, liquidati, petrolio disintegrato, una perdita di oltre il 10 % in sole due sedute.

Nell’ultimo manoscritto di Machiavelli, il Maestro dopo l’oro ha messo a segno un altro colpo magistrale.

Questi erano i livelli a sud del grafico del petrolio due settimane fa…

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60,87!

Avevano appena chiuso la settimana a 88,65, il minimo di venerdì scorso è stato 60,50

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0.28 centesimi in meno, ripeto 0.28 centesimi di differenza dopo un crollo di oltre il 10 %!

Solo nell’ottobre del 1987, l’intensità del crollo riuscì ad eguagliare quel massacro finanziario, con un deficit commerciale americano già allora fuori controllo e una banca centrale tedesca che alzava i tassi, tanto per non cambiare, in un solo giorno il listino americano arrivò a perdere quasi il 23 %.

La cosa affascinante è che i media e i giornalisti urlano sempre alla fine del mondo, quando i mercati crollano, inventandosi incendi e miliardi bruciati.

Tutti li a suggerire di comprare azioni o fondi, alimentati dalla pubblicità che banche e istituzioni finanziarie versando loro milioni di euro o dollari, per fare fessi i risparmiatori.

Invece, se un blogger qualunque, suggerisce attenzione, su mercati con quotazioni folli e manipolati all’inverosimile, quello è un idiota, un pazzo che vuol fermare il progresso.

In realtà, come scrivo da sempre, nella finanza nulla brucia, tutto si crea dal nulla e si trasferisce da una tasca all’altra.

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Ma chissenefrega dei miliardi persi dai paperoni grassi e avidi del mondo.

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L’unico che ci ha guadagnato è il vecchio Warren, che zitto, zitto, senza fare rumore da tempo stava liquidando azioni come se non ci fosse un domani.

Lo scorso anno Berkshire Hathaway, ha venduto le azioni nel momento di massimo splendore e ha accumulato quasi 300 miliardi di dollari in contanti.

Mai nessuno che in questi anni, abbia fatto notare quanto manipolato fosse il mercato che saliva con qualunque notizia, buona o brutta.

Una gregge di pecore che esaltava l’immenso castello di sabbia costruito sul nulla.

Il nostro Puntosella, un grande saggio che conosce ogni segreto dei mercati, ha scritto…

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Si il mercato è manipolato!

Quando la finanza separa dai loro peculi i fessi, nessuno interviene, quando i ladri e i manipolatori dei mercati finiscono nei guai, si ferma tutto, si bloccano i mercati, manipolando book e quotazioni e alla fine si richiede l’intervento della banche centrali, per salvare i parassiti dell’economia.

Si privatizzano da sempre i profitti e si socializzano con i fessi contribuenti le perdite, con il supporto della politica e degli organi di vigilanza e delle banche centrali.

Ho passato un anno intero ad ascoltare quelli che dicevano che non accadrà nulla, che le banche centrali interverranno, che non ci sarà più alcun crollo.

Sorridono, perché non è ancora finita.

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I dazi faranno aumentare l’inflazione?

Non sono stupidi, sono semplicemente complici, fanno politica i banchieri centrali da sempre, da Draghi a Powell, fanno politica.

Anche un bambino capirebbe come la storia insegna che una guerra commerciale, produce solo depressione, un crollo dell’economia, disoccupazione e un crollo della domanda.

E quindi deflazione, soprattutto deflazione da debiti.

DEFLAZIONE DA DEBITI: COSA POTREBBE ACCADERE.

Ma quale inflazione ignoranti!

Studiate, studiate e ancora studiate la storia!

Oggi molte decisioni cruciali vengono prese da computer umani, sulla base di interessi singoli e non collettivi, come dice Brad DeLong …

Uno dei peggiori segreti dell’economia è che non esiste una teoria economica. In pratica, non esiste una serie di principi fondamentali su cui poter basare i calcoli che spiegano i risultati economici del mondo reale. Dovremmo tenere a mente questo limite della conoscenza economica quando spingiamo al massimo l’austerità fiscale in tutto il mondo.

Gli economisti spesso non hanno nulla di razionale nella loro scienza…

I principi economici che sostengono le loro teorie sono un inganno: non sono verità fondamentali ma mere manopole da girare e regolare in virtù delle giuste conclusioni che emergono dall’analisi.

Le giuste conclusioni dipendono da quale dei due tipi di economisti si è. Il primo sceglie, per ragioni non economiche e non scientifiche, un orientamento politico e una serie di alleati politici, e gira e regola le sue ipotesi fino a giungere alle conclusioni che meglio si adattano al suo orientamento e che possono compiacere gli alleati. Il secondo prende tutte le ossa della storia, le butta in una casseruola, accende il fuoco e le fa bollire, sperando che le ossa trasmettano degli insegnamenti e suggeriscano i principi per guidare gli elettori, i burocrati e i politici della nostra civiltà, mentre avanzano lentamente verso l’utopia. ( Sole24Ore )

Per mesi e mesi sono stato insultato, deriso, preso in giro perché suggerivo un crollo dei tassi, tagli a ripetizione.

Non importa cosa dice Powell o la Lagarde, decide il mercato, loro non contano nulla.

Ad inizio anno in OUTLOOL 2025 abbiamo suggerito almeno 5 tagli, nelle ultime settimane, il gregge suggeriva solo un taglio da qui alla fine dell’anno.

Ora invece, il mercato chiede a gran voce…

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Siete ancora in tempo anche se il treno è partito da molte settimane ormai.

Nei forum, sui social, dotti, medici e sapienti che scrivevano che i tassi non torneranno più a zero.

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Avevano ragione, non torneranno solo a zero, finiranno nuovamente in negativo, perchè se non cambia qualcosa in fretta, il panico, farà collassare tutto.

La verità è figlia del tempo, non si scherza con una guerra commerciale, con il protezionismo, non si scherza con uno come Trump.

Ora tutti a frignare per l’inevitabile, tutta colpa di un pazzo, nessuno che si assume le sue responsabilità in Europa a partire dalla Germania, per non parlare della Cina, ovvero la CIRMANIA!

La globalizzazione Bellezza è finita, finita per sempre, mettetevelo bene in testa.

La Germania per decenni ha frodato e rubato, manipolato, messo in atto dumping economico e sociale contro il resto del mondo e l’Europa.

Tralascio la squallida e drammatica pagina di sciacallaggio economico con la Grecia, per salvare le loro banche speculatrici e predatrici.

Ci pensa Federico Rampini sul Corriere della Sera a ricordare la realtà…

Il mondo sembra scoprire il protezionismo ora, come se lo avesse inventato Donald Trump. Molti decretano che nel Liberation Day, quel 2 aprile in cui il presidente degli Stati Uniti ha annunciato raffiche di super-dazi, «la globalizzazione è finita». Ma questa era una morte annunciata. E da tanto tempo. L’idea che il commercio globale fosse squilibrato e iniquo, a vantaggio di alcune nazioni e di alcuni ceti sociali, si era fatta strada nella sinistra e nella destra americana da molto tempo. Che la classe operaia Usa fosse stata sacrificata negli accordi di liberalizzazione degli scambi, era una convinzione comune all’ala sinistra del partito democratico (Bernie Sanders, Elizabeth Warren, Alexandria Ocasio Cortez) e a molti economisti progressisti, così come al Tea Party (destra populista). Non c’è dubbio che Trump abbia fatto fare un salto di qualità al protezionismo, con dei dazi così alti che ci riportano agli anni Trenta. Ma per l’appunto il paragone con gli anni Trenta serve a ricordare che fu impregnato di protezionismo l’esperimento più progressista della storia Usa: il New Deal di Franklin Roosevelt fu una politica economica socialista realizzata dentro un’America circondata da robuste barriere (a favore dell’industria nazionale, e contro l’immigrazione).

Vi racconteranno ora i vostri consulenti che era tutto imprevedibile, che era impensabile quello che è successo…

(…) Stupefacente è lo stupore. Trump aveva promesso i dazi in campagna elettorale, anche se non era stato chiaro sulla loro altezza e ampiezza di applicazione. Però i paesi colpiti hanno avuto almeno un anno per prepararsi. Forse credevano che bastasse strepitare la loro indignazione, perché lui facesse marcia indietro? Ma quando mai questo è stato il modus operandi di Trump?

Che dire dei mercati finanziari, che durante tutta la campagna elettorale avevano anticipato con entusiasmo la vittoria di Trump, poi l’avevano celebrata nei due mesi successivi al 5 novembre? Pensavano che scherzasse? Che fosse tutto un bluff? Ma se c’è una cosa su cui Trump è abbastanza prevedibile, è proprio questa: tende a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale.

Da sempre la Germania impone dazi sulle auto americane, la Germania ha imposto ai contribuenti europei e alla sua economia dazi per favorire le auto elettriche, attraverso il suo cavallo di troia, von der Leyen.

Hanno fatto praticamente fallire l’intero sistema automobilistico europei, hanno imposto inflazione e dazi interni con un’agenda green insostenibile e velleitaria.

Austerità e tagli alle pensioni e agli stipendi ai contribuenti europei, distrutto la domanda interna, distrutto tante piccole e medie imprese con tasse e burocrazia.

Hanno imposto un’unione monetaria insostenibile, facendo credere che decine di Paesi europei, fossero simili, ci sono voluti anni prima di poter svalutare l’euro, nel frattempo hanno svalutato i vostri stipendi.

Ora gli stessi criminali politici, protestano contro le tariffe americane, dopo aver permesso alla Germania di ottenere il più colossale surplus e vantaggio competitivo a scapito di altri Paesi.

Alcune piazze si sono riempite di idioti che non sanno neanche lontanamente quanto criminale sia stata la politica economica e sociale europea, imposta dalla Germania e in parte dalla Francia.

Hanno distrutto la Grecia per salvare banche criminali tedesche e francesi e ora vogliono alimentare un’altra guerra contro la Russia, per riarmarsi e fare soldi con la guerra.

Si le piazze si riempiono, di poveri idioti, questa è la loro Europa!

La storia è ancora tutta da riscrivere.

Anche quella dei mercati, non avete la più pallida idea di quali target attendono i principali indici europei, come direbbe il nostro Puntosella, appuntamento a marzo 2026.

Nel frattempo una buona notizia per chi è stato terrorizzato sui bitcoin, a breve siamo pronti per ripartire.

Questo e molto di più è uscito la scorsa settimana, il nostro nuovo appuntamento con il manoscritto intitolato… “Machiavelli e la crisi del 1300” un’occhiata ad uno degli argomenti principe del nostro Outlook 2.025, il mercato immobiliare americano.

La città dei Banchieri: la nascita delle banche moderne, una storia fiorentina - Enjoy Firenze | Enjoy Firenze

Avremo tempo e modo, di osservare grazie alla cinematica di Puntosella, dove sono diretti dollaro e rendimenti, ma soprattutto come sono messe le banche regionali americane e quelle europee.

Ragazzi, le informazioni che trovate qui su Icebergfinanza, in Italia non le trovate da nessun’altra parte!

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