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CINA TRUMP: 104% CHICKEN GAME

Scritto il alle 08:00 da icebergfinanza

Rebel with a Cause: Greece's Chicken Game | Florian Bieber

Se devo essere sincero, mai mi sarei aspettato una simile portata all’idiozia di una guerra commerciale così estesa, sia nella dimensione numerica dei Paesi coinvolti, sia nelle percentuali delle ritorsioni tariffarie.

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Guerra totale!

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Detto, fatto, l’uomo che fa quello che dice, qualunque sia la dinamica, buona o pessima, ha deciso di alzare la posta oltre l’inimmaginabile.

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104% pura follia, come nella teoria dei giochi, il gioco del pollo, il conflitto tra due giocatori.

 Il principio del gioco è che, mentre il risultato ideale è che un giocatore ceda (per evitare il risultato peggiore se nessuno dei due cede), gli individui cercano di evitarlo per orgoglio, non volendo sembrare “polli”. Ogni giocatore provoca l’altro per aumentare il rischio di vergogna nel cedere. Tuttavia, quando un giocatore cede, il conflitto viene evitato e il gioco sostanzialmente finisce.

Indimenticabile la famosa “corsa del coniglio” in Gioventù Bruciata, 1955, una corsa folle che consiste nel lanciarsi a forte velocità a bordo di una macchina e gettarsi fuori prima che questa precipiti nello strapiombo sul mare.

Rebel without a cause - Game theory in film at Game Theory .net

Guerra su tutti i fronti anche all’interno della stessa America.

I fessi del “buy the dip” continuano a suggerire di comprare, tanto non accadrà nulla, si metteranno d’accordo.

Possono anche essere del 1000% i dazi contro la Cina, nulla cambia, il commercio con i cinesi si bloccherebbe e Trump resterebbe con il cerino in mano.

IL problema principale per l’America è la CIRMANIA, Cina e Germania.

Della Germania sappiamo tutto, della CIna, pochi sanno che dal primo round di tariffe del 2018, utilizza altri Paesi per far vendere i suoi prodotti agli americani evitando i dazi.

Semplicemente cambiando le etichette o producendo in altri Paesi.

Elusione ed evasione tariffarie non si contano.

Per quanto valgono i dati in arrivo dalla Cina, sulle esportazioni in America, sono di almeno 100 miliardi più alti di quelli ufficiali americani.

Figurarsi se sono attendibili le cifre che girano in generale, ridicola diventa così la formuletta usata per calcolare le tariffe.

Guerra anche all’interno della stessa amministrazione Trump.

Musk che da del cretino, un idiota con la testa come un sacco pieno di mattoni a Navarro, uno dei principali consiglieri di Trump sui dazi, uno che ha scritto un libro contro la Cina, ma in realtà non si sa quali competenze abbia.

Uno che da dell’assemblatore di auto a chi produce più auto in America che nel resto del mondo. Forse intendeva parlare delle Apple.

Ma tu pensa, c’è chi calcola che l’iphone costerà il doppio, oltre 2000 euro e qualche fesso parla di inflazione come se tutti si mettessero in fila a qualunque condizione.

Nessuno sarà in grado di trasferire i costi sul consumatore, salterebbe tutto con gli americani indebitati a livelli mai visti nella storia.

Ieri gli economisti che tirano le monetine per fare previsioni, si aspettavano un aumento di 15 miliardi di dollari nel credito al consumo.

Secondo il report della Fed invece è calato di quasi un miliardo.

Lo speculatore ebreo Ackman, contro il segretario al commercio Lutnick.

Tutti contro tutti e qui veniamo alla domanda del giorno, ovvero del perché i bond americani invece di salire, i loro prezzi stanno scendendo.

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“Crolla tutto e Lutnick ci guadagna” disse lo speculatore ebreo che guadagnò milioni di dollari in piena pandemia e guerra all’Ucraina, mentre scommetteva al ribasso sui titoli di Stato americani.

Il bue che dice all’asino cornuto!

“Ho appena capito,perché Lutnick (segretario al Tesoro americano) é indifferente al mercato azionario e al crollo dell’economia. Lui e Cantor sono lunghi sulle obbligazioni. È una pessima idea scegliere Segretario al Commercio con massicci investimenti sul reddito fisso.

Chi è Cantor?

Cantor Fitzgerald, LP è una società di servizi finanziari statunitense fondata nel 1945.

Cantor Fitzgerald è uno dei 24 operatori primari autorizzati a negoziare titoli di Stato statunitensi con la Federal Reserve Bank di New York. Insieme alle sue affiliate, la società opera in più di 60 uffici in 20 Paesi e ha più di 12.500 dipendenti.

È specializzata in azioni istituzionali, vendite e trading a reddito fisso. (Wikipedia)

Chi è il chairman e ceo di Cantor?

Lutnick!

Da mesi vi raccontiamo che l’amministrazione Trump, vuole disintegrare i tassi e ha ragione.

Ecco quindi una prima spiegazione, del perché i tassi a lungo termine non scendono al momento.

La Fed nulla centra, si tratta solo di speculazione, in tanti sono al ribasso sui titoli di Stato americani e stanno per farsi davvero male.

A meno che qualcuno non creda che Tesoro americano e a breve la Fed possano stare con le mani in mano, mentre qualche sfigato speculatore gioca con la dinamite.

Unica certezza è che questi parassiti che infestano i mercati, quando speculano su un’azienda possono farla fallire, mentre far fallire gli Stati Uniti d’America è come se volessero mettere in atto il loro suicidio.

Zero possibilità, quindi rilassatevi!

Ieri i titoli a lungo termine americani sono esplosi di nuovo sino al 5 %!

Ma davvero volete che ci mettiamo a commentare simili movimenti in mezzo a una crisi isterica del mercato, alimentata da qualche sporco speculatore?

Volete che commentiamo il breve termine?

Ecco allora un altro dei motivi per i quali ci sarà una piccola tempesta.

In Italia ancora nessuno lo ha pubblicato, ma ci pensiamo noi!

Ieri su X ho suggerito di dare un’occhiata all’indicatore SOFR, il Secured Overnight Financing Rate taso che misura il costo del prestito di denaro durante la notte garantito da titoli del Tesoro.

E’ fuori controllo, il costo del credito è fuori controllo!

Perchè?

Ecco una sintesi.

 

Ieri è successo qualcosa di molto insolito sui mercati finanziari. I tassi di interesse a lungo termine sono saliti di 20 punti base nonostante le azioni siano scese. Una possibile ragione per il movimento verso l’alto dei tassi è un allentamento del trading di base.

La base è la differenza di prezzo tra un titolo del Tesoro e un contratto futures sul Tesoro con caratteristiche simili.

L’origine di questa differenza di prezzo è dovuta agli squilibri tra domanda e offerta nei mercati del Tesoro o alle limitazioni di arbitraggio dovute a motivi normativi.

Nel trading di base, gli hedge fund effettuano scommesse con leva finanziaria, a volte fino a 100 volte, con l’obiettivo di trarre profitto dalla convergenza tra il prezzo dei future e il prezzo delle obbligazioni, man mano che il contratto future si avvicina alla scadenza.

Capito, sino a 100 volte a leva!

Perché questo è un problema? Perché il trading di base cash-futures è una potenziale fonte di instabilità. In caso di uno shock esogeno, le posizioni lunghe ad alta leva finanziaria in titoli del Tesoro cash da parte degli hedge fund rischiano di essere rapidamente sciolte. Tale scioglimento dovrebbe essere assorbito, nel breve periodo, da un broker-dealer che è a sua volta vincolato dal capitale. Ciò potrebbe portare a una significativa interruzione delle funzioni di mercato delle società di broker-dealer, come la fornitura di liquidità al mercato secondario per i titoli del Tesoro e l’intermediazione del mercato per prestiti e prestiti repo. Ad esempio, durante il Covid, la Fed era al culmine acquistando 100 miliardi di dollari in titoli del Tesoro ogni giorno.

Immagino che non sia chiaro per tutti, lo semplifico al massimo.

In molti giocano con i titoli di Stato soprattutto la grande speculazione, spesso alla leva demenziale, giocano sino a quando non succede qualcosa, il classico granellino di sabbia negli ingranaggi.

Poi all’improvviso si ferma tutto, nessuno paga il conto e si chiama la banca centrale americana a risolvere le cazzate altrui.

E il giochino ricomincia, crollano i tassi a forza di tagli e i mercati vengono di  nuovo sommersi di liquidità per salvare qualche stupido parassita che gioca con il fuoco.

Ho semplificato ma la morale è questa, socializzi le perdite e lasci che i parassiti privatizzino i guadagni.

Alla fine c’è sempre mamma Fed, anche se è gestita da una scolaresca in vacanza che è sempre in ritardo dietro l’angolo.

Riunione di emergenza? Stay Tuned e soprattutto lasciate perdere i movimenti di breve termine, quelli sono spasmi di qualche psicopatico drogato che si tira dietro il gregge.

Pensate davvero che arriverà il principe azzurro, che è tutto uno scherzo e che finirà presto? Forse si o forse chissà.

Questo e molto di più è uscito la scorsa settimana, il nostro nuovo appuntamento con il manoscritto intitolato… “Machiavelli e la crisi del 1300” un’occhiata ad uno degli argomenti principe del nostro Outlook 2.025, il mercato immobiliare americano.

La città dei Banchieri: la nascita delle banche moderne, una storia fiorentina - Enjoy Firenze | Enjoy Firenze

Avremo tempo e modo, di osservare grazie alla cinematica di Puntosella, dove sono diretti dollaro e rendimenti, ma soprattutto come sono messe le banche regionali americane e quelle europee.

Ragazzi, le informazioni che trovate qui su Icebergfinanza, in Italia non le trovate da nessun’altra parte!

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