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TRADE WAR: THE EYE OF THE HURRICAN.
Tre mesi di tempo, il tempo nel quale l’economia americana attraverserà l’occhio del ciclone della guerra commerciale, una calma presunta apparente che non mancherà di produrre effetti devastanti.
Alcune conseguenze si stanno già vedendo nella guerra tra Cina e Stati Uniti, i ceo dei maggiori rivenditori americani hanno già avvertito Trump che gli scaffali dei negozi potrebbero rimanere vuoti.
Infatti…
A seguito del recente picco, il numero di navi portacontainer in partenza dalla Cina per gli Stati Uniti è diminuito drasticamente, suggerendo che l’attività di carico anticipato potrebbe scomparire; la capacità delle navi utilizzate è diminuita più drasticamente della capacità totale, indicando un aumento dello spazio vuoto e un indebolimento della domanda di importazioni dagli Stati Uniti.
Following recent spike, number of container ships departing China for U.S. has declined sharply, suggesting front-loading activity may be fading; used vessel capacity has dropped more steeply than total capacity, indicating rising empty space and softening U.S. import demand… pic.twitter.com/Gzimmvlz0R
— Liz Ann Sonders (@LizAnnSonders) April 24, 2025
Stiamo parlando di una dinamica che potrebbe addirittura superare l’intensità del crollo durante la pandemia con la chiusura di tutte le fonti di rifornimento cinesi per i negozi americani.
Secondo Craig Fuller, uno dei massimi esperti di commercio americano…
“…, gli avvertimenti delle aziende di autotrasporti pubbliche, compresi i fornitori di LTL, ci dicono che la guerra commerciale sta per avere un impatto pesante sull’economia. La maggior parte degli americani ignora beatamente che l’attività nelle vie principali è drasticamente diminuita.”
Siamo nell’occhio del ciclone per il commercio globale, ma con la Cina siamo ancora nel bel mezzo della prima parte dell’uragano.
Slok: "…The consequence will be empty shelves in US stores in a few weeks and Covid-like shortages for consumers and for firms using Chinese products as intermediate goods.
In addition, we will soon begin to see higher inflation because there are a significant number of… https://t.co/sFLfUut1yG pic.twitter.com/HHap0a6WRd
— Sam Ro 📈 (@SamRo) April 25, 2025
Slok: “… La conseguenza sarà che tra qualche settimana gli scaffali dei negozi statunitensi saranno vuoti e che i consumatori e le aziende che utilizzano prodotti cinesi come beni intermedi si troveranno in una situazione di carenza simile a quella causata dal Covid.
Inoltre, presto assisteremo a un’inflazione più elevata perché ci sono numerose categorie di prodotti per i quali la Cina è il principale fornitore di determinati beni nel mercato statunitense.
A maggio inizieremo a registrare licenziamenti significativi nei settori dell’autotrasporto, della logistica e della vendita al dettaglio, in particolare nelle piccole attività come il vostro negozio di giocattoli, la vostra ferramenta e il vostro negozio di abbigliamento maschile.
Con 9 milioni di persone impiegate in lavori legati all’autotrasporto e 16 milioni di persone impiegate nel settore della vendita al dettaglio, i rischi al ribasso per l’economia sono significativi…”
Qui gli ordini di carne di maiale dalla Cina, ma in generale, ripeto livelli che non si vedevano se non durante la pandemia.
April 23, 2025 – Port of Seattle is empty. Only one ship and no containers. Usually a busy port. pic.twitter.com/e5tCfd0TiK
— Molly Ploofkins (@Mollyploofkins) April 27, 2025
Il porto di Seattle è praticamente vuoto.
Così, quando Smith, un professionista in pensione del settore dei componenti marittimi, notò un calo delle imbarcazioni in arrivo a partire da metà aprile, temette che si trattasse di un “sistema di allerta precoce” per gli effetti dell’ampliamento della controversia commerciale tra Stati Uniti e Cina.
“È spaventoso, a dire il vero”, ha detto Smith, 80 anni, in merito ai possibili costi economici, dato che i crescenti dazi doganali tra i due Paesi hanno reso gli scambi commerciali molto più costosi.
Un minor numero di navi in arrivo negli Stati Uniti significa che le aziende non riescono a reperire componenti. Rivenditori e consumatori non riescono a reperire prodotti. Agricoltori e produttori perdono mercati esteri. “Tutto si ferma”, ha detto Smith.
“Uno dei miei timori è che la comunità locale degli autotrasportatori sarà la prima a essere colpita da questi cambiamenti” nei volumi di carico, ha affermato Jeff Bellerud, direttore operativo della Northwest Seaport Alliance, che supervisiona le operazioni di trasporto marittimo in entrambi i porti.
Gli acquisti a termine sono proseguiti nei primi tre mesi di quest’anno. A gennaio, febbraio e marzo, i porti di Tacoma e Seattle hanno movimentato quasi 666.000 container in entrata e in uscita, con un aumento del 24% rispetto allo stesso periodo del 2024, come mostrano i dati portuali.
I dati del Marine Exchange of Puget Sound, un’associazione di settore, mostrano che il numero di navi portacontainer in arrivo ai terminal di Seattle e Tacoma dal 1° al 24 aprile è diminuito del 12% rispetto allo stesso periodo del 2024. Gli arrivi di navi che trasportavano automobili ad aprile sono diminuiti del 36%.
Analogamente, il numero di navi portacontainer in arrivo o in partenza da Seattle e Tacoma tra il 1° e il 15 aprile è diminuito di circa il 27% rispetto alla prima metà di marzo e di circa il 24% tra il 1° e il 15 aprile 2024, secondo un addetto ai lavori del settore dei servizi marittimi dell’area di Seattle, che ha chiesto di rimanere anonimo perché non autorizzato a parlare a nome dell’azienda. (Seattle Times)
Ovviamente non solo Seattle, ma soprattutto Los Angeles…
Su base annua, l’attività di autotrasporto in partenza da Los Angeles è diminuita del 23%. Probabilmente scenderà al 50% nelle prossime settimane se non si troverà una soluzione alla guerra commerciale. Licenziamenti massicci in arrivo nel settore dei trasporti su gomma sulla costa occidentale
Come immaginavo con l’amministrazione Trump, c’è un po di maggiore visibilità sui dati, non una manipolazione totale come accadeva quando c’era il bar Harris.
Era impossibile far uscire un dato positivo, quando un numero record di preliminari di compravendita sono stati stracciati.
Year-over-year trucking activity out of Los Angeles down 23%.
It will likely drop to 50% in the coming weeks if there isn't trade war resolution.
Massive layoffs coming to the West Coast trucking sector pic.twitter.com/rLiow0xmoV
— Craig Fuller 🛩🚛🚂⚓️ (@FreightAlley) April 24, 2025
Ci fermiamo qui, ci viene da ridere a pensare a quelli che parlavano di inflazione, mentre sta per crollare l’occupazione in America.
La notizia del giorno è questa, anche i tedeschi, il governatore della Bundesbank, leggono Icebergfinanza e Machiavelli…
Ma tu pensa, un tedesco che dice che la guerra commerciale potrebbe far crollare i prezzi al consumo, altro che inflazione.
Inoltre potrebbero esserci numerosi paletti tra le ruote per il piano “Rearm” europeo, salvo poi pagare qualche deputato per votare come vuole la von der Leyen.
Non solo, Trump, vuole che si compri le armi americane, non certo quelle tedesche o francesi.
Armata brancaleone di idioti!
Per il Parlamento europeo il piano per il riarmo di von der Leyen è "illegale" (nel metodo) https://t.co/dEF1KnBAs3
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) April 24, 2025
Ora tutti a parlare di tagli dei tassi e deflazione!
Il governatore Waller e il presidente della Fed di Cleveland Hammack, aprono alla possibilità di un taglio dei tassi di interesse già a giugno, in risposta a potenziali effetti negativi delle tariffe sull'occupazione. pic.twitter.com/FJCm4gzVt7
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) April 25, 2025
Secondo Bloomberg, Simkus della BCE ha affermato che la BCE potrebbe dover tagliare i tassi ancora un paio di volte, poiché i dazi statunitensi pesano sulla crescita economica e l’inflazione continua a rallentare.
Un messaggio ora per tutti coloro che in questi giorni mi hanno scritto, suggerendo che è ora di fuggire dal dollaro e dai titoli di Stato americani.
Continuate pure a leggere la stampa che produce gossip, invece che ragionare, noi continuiamo a produrvi prove sempre e solo controcorrente.
⚠️Treasury funds saw a record $19 billion in net inflows last week.
This was even higher than the $14 billion in the 2020 Crisis.
The 4-week average hit $7 billion, the most since March 2023.
By comparison, the average daily trading volume of Treasuries is ~$1 TRILLION. pic.twitter.com/SEo61HszxD
— Global Markets Investor (@GlobalMktObserv) April 27, 2025
La scorsa settimana i fondi del Tesoro hanno registrato un afflusso netto record di 19 miliardi di dollari.
Questa cifra è addirittura superiore ai 14 miliardi di dollari della crisi del 2020.
Devo scriverlo ancora più grande?
L’inflazione non sta rallentando sta crollando e la disoccupazione sale, sale e ancora sale.
Ma veniamo al mercato immobiliare.
Come immaginavo con l’amministrazione Trump, c’è un po di maggiore visibilità sui dati, non una manipolazione totale come accadeva quando c’era il bar Harris.
Era impossibile far uscire un dato positivo, quando un numero record di preliminari di compravendita sono stati stracciati.
Secondo un report Redfin, decine di preliminari di compravendita stipulati per case esistenti, sono falliti a marzo negli Stati Uniti, poiché la crescente incertezza economica sta portando molti aspiranti acquirenti a chiedersi se vale la pena fare un investimento così importante a questi tassi e con questi prezzi.
Infatti, le vendite di abitazioni esistenti sono crollate.
March existing home sales -5.9% m/m vs. -3.1% est. & +4.4% prior (rev up from +4.2%)…median home price up 2.7% y/y to $403,700; supply jumped to 19.8% (most for any March since 2020) pic.twitter.com/UUs5OQ7hKE
— Liz Ann Sonders (@LizAnnSonders) April 24, 2025
Le vendite di case esistenti sono diminuite del 5,9% a marzo, sono diminuite del 2,4 % rispetto all’anno scorso.
Il prezzo invece è aumentato, del 2,7% in un anno, salendo in media a 403,700 dollari, ovvero il 21 mese consecutivo di aumento.
E’ chiaro che comprano in pochi e comprano solo case di alto valore, il resto è immondizia.
Siamo ormai a un crollo di quasi il 27 % dal massimo del ciclo a gennaio 2022.
Il numero delle vendite è lo stesso che si aveva nel novembre del 1978, oltre 50 anni fa.
Puoi nascondere la realtà per poco, poi crolla tutto.
Il capo economista della NAR associazione degli immobiiaristi ha dichiarato che il mercato è solido, uno dei tanti clowns che fa teatro in America.
Ricordatevi, se le vendite di case sono vicine ai minini storici, significa che il mercato immobiliare e solido e resiliente e se non capite sono affari vostri.
Infine il nostro mitico Puntosella che su X continua a rilasciare perle!
Si era a 22.100, il nostro Puntosella scriveva due giorni fa che non sarebbe stato sorpreso di vedere il DAX a 22.576.
Ebbene abbiamo sfiorato 22519 e non è finita.
Si era a 22.100 il nostro Puntosella scriveva due giorni fa che non sarebbe stato sorpreso di vedere il DAX a 22.576.
Ora siamo a 22.400, con un massimo di giornata a 22484 con una previsione di 22488, come da testimonianza allegata.
Questa è la sua cinematica, chapeau! https://t.co/8pN8tCVkJ4 pic.twitter.com/nm70IbVKCX
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) April 25, 2025
Questo e molto di più è uscito la scorsa settimana, il nostro nuovo appuntamento straordinario con “Machiavelli e i mercanti.” un’edizione straordinaria per aggiornare tutti alla luce dei recenti avvenimenti.
Avremo tempo e modo, di osservare grazie alla cinematica di Puntosella, dove sono diretti dollaro e rendimenti, ma soprattutto come sono messe le banche regionali americane e quelle europee.
Ragazzi, le informazioni che trovate qui su Icebergfinanza, in Italia non le trovate da nessun’altra parte!
E’ tempo di sostenere, l’informazione libera e di qualità, forza Ragazzi, fatevi un regalo!
Quest’anno OUTLOOK 2.025, sarà dedicato a tutti coloro che hanno sostenuto GENEROSAMENTE il nostro viaggio o vorranno farlo liberamente.
Un semplice indizio, per chi vuole sostenerci, prima di tornare alla lira …