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RECESSIONE: ATTO OSTILE!
Un atto ostile, così la Casa Bianca ha definito il goffo tentativo di Amazon di mettere sulle etichette il rincaro dei prezzi dovuto alla guerra commerciale.
Ridicolo, è come se qualcuno ad inizio secolo, avesse avuto il coraggio di mettere sulle etichette, l’entità della frode che con l’avvento dell’euro stava per colpire i consumatori europei, li si che ci sarebbe stato da ridere.
Q: "How did you call with Jeff Bezos go?"
President Trump: "Great. Jeff Bezos was very nice. He was terrific. He solved the problem very quickly. He did the right thing. He's a good guy." pic.twitter.com/ppaBxeLZJr
— CSPAN (@cspan) April 29, 2025
“Com’è andata la chiamata con Jeff Bezos?”
Presidente Trump: “Fantastico. Jeff Bezos è stato molto gentile. È stato fantastico. Ha risolto il problema molto velocemente. Ha fatto la cosa giusta. È una brava persona.”
Can che abbaia non morde, che figura Bezos!
Il presidente degli Stati Uniti Trump avrebbe telefonato al fondatore di Amazon (AMZN) Jeff Bezos per lamentarsi delle voci secondo cui Amazon stava valutando di mostrare il costo delle tariffe statunitensi accanto ai prezzi di alcuni prodotti sul suo sito web, mentre un portavoce di Amazon ha rilasciato una dichiarazione in cui chiariva che la mossa non era stata presa in considerazione per il sito principale di Amazon, ma per Amazon Haul, e in seguito ha inviato alla CNN una dichiarazione rivista in cui affermava che “Questa cosa non è mai stata approvata e non accadrà”
Semplicemente ridicoli!
Nel frattempo Trump ha attenuato le sue fantasie sui dazi al settore automobilistico, dichiarando che raggiungerà un accordo equo con la CIna.
L’India secondo Trump, sta procedendo bene e pensa di aver raggiunto un accordo sui dazi.
DIversamente il segretario al Tesoro Bessent ha affermato che le fabbriche in Cina dovranno chiudere. E tu vaglielo a dire a Musk con la sua Tesla.
Gli indici PMI ufficiali manifatturieri e non manifatturieri cinesi hanno deluso le aspettative.
Lutnick, ha affermato che gli adeguamenti ai dazi sulle auto mirano a dare alle case automobilistiche nazionali il tempo di ampliare gli impianti e l’occupazione negli Stati Uniti, poi chiunque produrrà fuori dall’America verrà disintegrato.
Nel frattempo l’Europa gioca con il fuoco.
Da ridere chi ancora si ostina a investire in euro.
C’è un divergenza totale e assoluta sia nei rendimenti che nelle aspettative, ma va bene cos’, nel frattempo accumuliamo dollari!
Crollano i consumi in Francia, giù i prezzi all’importazione in Germania, sai che inflazione!
Secondo PBS News, il rappresentante commerciale degli Stati Uniti Greer ha detto ai senatori del GOP che i vari paesi si stanno sedendo al tavolo delle trattative sui dazi, ma ha osservato che l’Europa non si sta comportando bene.
Chi ci segue da tempo sa che la recessione in America è iniziata lo scorso anno, nascosta e camuffata dall’amministrazione Biden per il disperato tentativo di convincere gli americani a votare per il bar Harris.
Ora però, arriva anche il primo trimestre in negativo per l’economia americana, un trimestre in profondo rosso, anche escludendo l’anomalia delle importazioni massicce di oro degli ultimi mesi.
Voi sapete che riteniamo poco attendibile l’indicatore creato dalla Fed di Atlanta, troppo lontano dalla realtà negli ultimi anni, ma la situazione attuale è questa…
On April 29, the #GDPNow model nowcast of real GDP growth in Q1 2025 is -2.7%. The final alternative model forecast, which adjusts for imports and exports of gold, is -1.5%: https://t.co/T7FoDdgYos. #ATLFedResearch
Download our EconomyNow app or go to our website for the latest… pic.twitter.com/7XsP1eKoSW
— Atlanta Fed (@AtlantaFed) April 29, 2025
Il dato conclusivo che tiene conto anche degli ultimi dati sul deficit commerciale, parla di una crescita negativa nel primo trimestre del 2025 del -2,7%.
La previsione finale del modello alternativo, che tiene conto delle importazioni ed esportazioni di oro, è del -1,5%.
Il deficit delle merci ha raggiunto il record di -162 miliardi a marzo.
Le esportazioni di beni a marzo sono state sostanzialmente negative, mentre le importazioni continuano a crescere aumentando il deficit per sfruttare la finestra di pausa di 90 giorni nella guerra commerciale.
Mentre le sirene cantano la favola dell’inflazione, una feroce recessione sta per colpire in profondità l’America, una promessa anche in questo caso mantenuta da Trump.
Ouch: April @DallasFed Manufacturing Index down to -35.8 vs. -14.2 est. & -16.3 prior … new orders down to -20 (-0.1 prior), shipments down to -5.5 (+6.1 prior), prices paid up to +48.4 (+37.7 prior), and employment up to -3.9 (-4.6 prior) pic.twitter.com/AXdv26GZ5h
— Liz Ann Sonders (@LizAnnSonders) April 28, 2025
Anche l’attività manifatturiera dello Stato del Texas è letteralmente collassata a livelli che si vedono solo durante grandi crisi economico/finanziarie.
L’indice dei nuovi ordini è crollato di 20 punti, attestandosi a -20,0.
Questo e molto di più è uscito la scorsa settimana, il nostro nuovo appuntamento straordinario con “Machiavelli e i mercanti.” un’edizione straordinaria per aggiornare tutti alla luce dei recenti avvenimenti.
Avremo tempo e modo, di osservare grazie alla cinematica di Puntosella, dove sono diretti dollaro e rendimenti, ma soprattutto come sono messe le banche regionali americane e quelle europee.
Ragazzi, le informazioni che trovate qui su Icebergfinanza, in Italia non le trovate da nessun’altra parte!
E’ tempo di sostenere, l’informazione libera e di qualità, forza Ragazzi, fatevi un regalo!
Quest’anno OUTLOOK 2.025, sarà dedicato a tutti coloro che hanno sostenuto GENEROSAMENTE il nostro viaggio o vorranno farlo liberamente.
Un semplice indizio, per chi vuole sostenerci, prima di tornare alla lira …