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RECESSION FEAR!

Scritto il alle 07:44 da icebergfinanza

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Nulla di interessante da segnalare in questi due giorni, un primo trimestre negativo e un crollo dell’inflazione.

Nessuna novità, l’America è in recessione dallo scorso anno, i dati vengono sistematicamente rivisti in negativo a partire da un’occupazione che non c’è.

Anche se non diamo molto credito ai dati comiunicati in settimana dalla ADP, l’occupazione è in netta contrazione.

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Prendiamo ad esempio il titolo del principale quotidiano della spazzatura giornalistica italiana.

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Premesso che questi non sono neanche in grado di fare una minima analisi macroeconomica, uno scostamento minimo del 0,3 %, dovuto in massima parte al deficit americano come vi abbiamo più volte spiegato è colpa di mia nonna.

Pensa che l’anomalia era già evidente nel modello della Fed di Atlanta, ancora mentre Biden era presidente, all’inizio dell’anno, in gran parte dovuta all’anomalo boom di importazione dell’oro.

Per dovere di cronaca, visto che in pochi ve lo raccontano, nel dato della BEA non compare l’anomalia del boom delle importazioni di oro e argento, che sono state tolte dai numeri pubblicati. Ecco perchè il calo è stato molto più attenuato.

Quando vogliono, sono bravi ad aggiustare i dati.

Se la BEA non avesse sottratto le importazioni di oro e argento, i numeri sarebbero stati molto peggiori.

Ma è colpo di mia nonna e di Trump. Trump affonda l’economia americana, roba da non credere.

Glielo spiegate Voi che nel secondo trimestre il dato relativo alle importazioni che ha influito in maniera sensibile alla caduta del pil, si invertirà?

Infatti la Fed di Atlanta, ha già in previsione un pil per il secondo trimestre a partire dal 2,4 %.

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Detto questo ribadiamo il concetto di base, i dati dell’economia americana, dal pil all’occupazione, dall’inflazione al mercato immobiliare, sono fake news, ad essere buoni non sono attendibili, come vi abbiamo dimostrato più volte.

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Ma veniamo alle cose serie.

Secondo la stima anticipata pubblicata dall’US Bureau of Economic Analysis, il prodotto interno lordo (PIL) reale è diminuito a un tasso annuo dello 0,3% nel primo trimestre del 2025 (gennaio, febbraio e marzo). Nel quarto trimestre del 2024, il PIL reale è aumentato del 2,4%. La diminuzione del PIL reale nel primo trimestre ha riflesso principalmente un aumento delle importazioni, che rappresentano una sottrazione nel calcolo del PIL, e una diminuzione della spesa pubblica. Questi andamenti sono stati in parte compensati dall’aumento degli investimenti, della spesa dei consumatori e delle esportazioni.(BEA)

La spesa per consumi personali (PCE) è aumentata del 1,21% quasi tutto servizi.

Gli investimenti privati ​​interni lordi hanno aggiunto un bel 3,60%.

Tutti a urlare per l’anomalia del boom delle importazioni dovute alla guerra commerciale, nessuno ad evidenziare che il boom degli investimenti in larga parte è dovuto alle scorte private, aumentate per lo stesso motivo.

Le esportazioni nette hanno sottratto ben 4,83 punti percentuali al PIL.

Per la prima volta dall’era Biden, la spesa governativa è stata negativa.

Qui abbiamo un’altra fonte che i lettori di Icebergfinanza ben conoscono , il GDP NOWCAST della Fed di St. Louis…

US St Louis Fed Real GDP Nowcast Q1: -2.7318%

In sintesi quello che conta è il collasso delle vendite reali finali, -2,5%

Quello che invece pochi fanno notare è che il mercato immobiliare è morto, non respira più, gli investimenti residenziali sono sepolti.

Oggi usciranno i dati sull’occupazione dal BLS, inattendibili come sempre, una previsione di crescita di 125.000 posti.

La società di rilevazione privata del numero di licenziamenti Challenger suggerisce che…

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Challenger: “Il numero totale di licenziamenti di aprile è stato il più alto del mese da aprile 2020, quando sono stati annunciati 671.129 tagli, il numero più alto registrato in un mese da quando Challenger ha iniziato a segnalare gli annunci di tagli di posti di lavoro nel 1989”. Il Governo è in testa a tutti i settori per tagli di posti di lavoro quest’anno, con 282.227, di cui 281.452 attribuibili ai tagli ai costi legati al programma DOGE. Si tratta di un aumento del 680% rispetto ai 36.195 tagli di posti di lavoro annunciati in questo settore fino ad aprile 2024.

Vediamo cosa si inventa il BLS, sono capaci di magie che neanche immaginate, lo scorso anno, hanno inventato oltre un milione di posti di lavoro.

Il settore tecnologico ha registrato il maggior numero di licenziamenti ad aprile: 27.000 posizioni tagliate, seguito da sanità (7.654) e commercio al dettaglio (7.235) Nei settori dei media, dell’aerospaziale e della finanza i licenziamenti sono stati ridotti rispetto al 2024, mentre nel commercio al dettaglio e nel settore non profit si è registrato un aumento di circa il 300% su base annua. Sebbene il calo dei tagli di posti di lavoro registrato ad aprile suggerisca una stabilizzazione a breve termine, il totale YTD (602.493) è il più alto dal 2020. Il settore pubblico rimane dominante: responsabile di circa il 47% dei 602.493 licenziamenti totali del 2025, principalmente a causa del ridimensionamento del DOGE (Dipartimento per l’Efficienza Pubblica). Tuttavia, i tagli al personale pubblico di aprile sono rallentati a 2.782, in netto calo rispetto ai 216.215 di marzo. I precedenti licenziamenti DOGE (281.452 YTD) avevano anticipato i dati di marzo, con aprile che rappresentava una fase di normalizzazione con la pausa delle riduzioni della forza lavoro federale Le assunzioni rimangono tiepide: i piani di assunzione annunciati sono leggermente aumentati a 16.191 ad aprile (rispetto ai 15.198 di marzo), ma rimangono storicamente contenuti L’impatto di DOGE: le riduzioni della forza lavoro federale guidate da Musk hanno causato 281.452 licenziamenti da inizio anno, con ulteriori licenziamenti “a valle” in organizzazioni non profit/istruzione.

Si è trattato del calo percentuale più alto negli annunci di licenziamenti negli ultimi 10 anni. Il più grande calo sequenziale assoluto da giugno 2020.

E i giornali italiani si preoccupano dello 0,3 %, ridicoli e sempre in ritardo!

Ieri è uscito anche il dato realtivo alla manifattura americana, 28 mesi di contrazione negli ultimi 30, e ovviamente è colpa di Trump, giusto?

Crollo della produzione e dell’occupazione.

Devo proseguire o posso fermarmi qui?

Nel frattempo ieri, il dollaro mette una nuova bandierina nel fragile regno attuale dell’euro, nuovo minimo di periodo a 1.1265 e i lettori di Iceberfinanza e Machiavelli, sanno ben che cosa significa.

 

Questo e molto di più è uscito la scorsa settimana, il nostro nuovo appuntamento straordinario con “Machiavelli e i mercanti.” un’edizione straordinaria per aggiornare tutti alla luce dei recenti avvenimenti.

La città dei Banchieri: la nascita delle banche moderne, una storia fiorentina - Enjoy Firenze | Enjoy Firenze

Avremo tempo e modo, di osservare grazie alla cinematica di Puntosella, dove sono diretti dollaro e rendimenti, ma soprattutto come sono messe le banche regionali americane e quelle europee.

Ragazzi, le informazioni che trovate qui su Icebergfinanza, in Italia non le trovate da nessun’altra parte!

E’ tempo di sostenere, l’informazione libera e di qualità, forza Ragazzi, fatevi un regalo!

Quest’anno OUTLOOK 2.025, sarà dedicato a tutti coloro che hanno sostenuto GENEROSAMENTE il nostro viaggio o vorranno farlo liberamente.

Un semplice indizio, per chi vuole sostenerci, prima di tornare alla lira …

100000 LIRE ALESSANDRO MANZONI MEDUSA 03/07/1967 SPL+

 

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