ADP NUMBER OUT!

Pubblicato 5 Giugno 2025 Aggiornato 6 Giugno 2025 07:44

Powell is impossible': Trump slams Fed chair for being 'too late' on rate cuts after US hiring hits 2-year low | Stock Market News

Si lo sta marcando stretto, ma non serve marcarlo, Powell ha un compito politico unico, distruggere Trump, farlo cadere, far cadere l’economia per eliminare Donald Trump.

Non serve Donald, ci pensaranno i mercati a far cambiare idea al povero Powell, che verrà ricordato nella storia come la sua “transitorietà” l’uomo che si è addormentato sui tassi zero quando serviva aumentarli e ora il contrario.

In fondo è transitoria anche la sua permanenza alla Fed, dal prossimo anno fa le valigie.

Andrà in giro a fare ridicole conferenze a colpi di decine e decine di migliaia di dollari, in fondo a Wall Street, si amano a vicenda, si pagano a vicenda.

No dai, ma davvero è bastato un dato qualunque, di una ADP qualunque che in passato ha dimostrato come il BLS, di indovinarne mai una per far scendere i rendimenti sotto livelli che portano ad una inversione di breve?

No, non ci credo!

Ma, ma, come è possibile che il dollaro sia così basso mentre le azioni sono tornate vicine ai massimi storici in America?

Questa è un’altra dimostrazione che è tutto manipolato, ma che nonostante il finimondo, le cazzate che avete letto in questi mesi, sulla  nuova fine del dollaro, l’euro è ancora una moneta ridicola, che non è riuscita a scardinare livelli fondamentali.

Nel frattempo i BTP nessuno li vuole!

Ma torniamo in America.

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E pensare che il buon Powell ogni giorno ci ripete che il mercato del lavoro americano è in gran forma, che lavorano pure cani e gatti.

Pensate che persino Jim Bianco, si è scomodato a dire la sua su un indicatore inattendibile…

ADP è un indicatore poco attendibile di ciò che i dati sulle buste paga saranno pubblicati. Volete un esempio di un rapporto ADP debole che ha fornito dati errati sulle buste paga? Provate il mese scorso, che ha registrato anche il minimo degli ultimi due anni, due giorni prima che i dati sulle buste paga superassero le aspettative.

Ma certo, questi scienziati che prendono sempre per buoni i dati del BLS, lo scorso anno rivisti in negativo prudentemente di oltre 1 milione di posti, questi scienziati, sono semplicemente ridicoli.

Se volete farvi una risata…

Secondo il WSJ, alcuni economisti stanno iniziando a mettere in dubbio l’accuratezza dei recenti dati sull’inflazione negli Stati Uniti, dopo che il governo federale ha dichiarato che la carenza di personale ha ostacolato la sua capacità di condurre un’indagine mensile su larga scala.

Solo sull’inflazione? E’ il BLS che fornisce i dati, anche per l’occupazione, vi stanno prendendo per i fondelli, prendono per i fondelli gli americani.

Ridicolo ancor di più è che una banca centrale si affida a dati che noi, abbiamo dimostrato essere inattendibili ad essere buoni, facilmente manipolabili a dire la verità.

Figurarsi se non arrivava Taco a dire la sua sui tassi!

I mercati? Ma i mercati festeggiano sempre e comunque, che vada bene o vada male, loro sono telecomandati.

Pensate che addirittura il settore dei servizi che tra lavoro e crescita vale oltre il 75 % dell’intera economia americana è crollato.

Entrambi gli indici, in contrazione.

Come scrive iSM, i prezzi pagati sono saliti al massimo degli ultimi 2 anni e mezzo nell’indice dei direttori degli acquisti.

Ma, udite, udite, i nuovi ordini sono scesi al minimo degli ultimi 2 anni e mezzo.

 “I dazi rimangono una sfida, poiché non è chiaro quali dazi vengano applicati. La soluzione migliore è ancora quella di ritardare le decisioni di acquisto, ove possibile”.

Comunque l’occupazione è salita, dice Pierino alla maestra.

Balle, il problema di questi indici è che un’azienda che assume 2 persone compensa un’azienda che ne licenzia 300.

E già, anche questo accadde nella fantasia dei dati americani.

Ma sentiamo cosa ci dice il report…

Miller continua: “Il livello PMI® di maggio non è indicativo di una grave contrazione, ma piuttosto dell’incertezza che si sta ampiamente manifestando tra i partecipanti al sondaggio ISM sulle imprese del settore dei servizi.

Ma certo, hai i magazzini pieni e zeppi, i consumi crollano, i servizi in maniera maggiore e tu mi racconti che è solo colpa dell’incertezza?

L’impatto dei dazi sta probabilmente facendo aumentare i prezzi pagati dalle aziende del settore dei servizi, con l’indice dei prezzi che ha raggiunto il livello più alto da novembre 2022, quando l’indice dei prezzi al consumo del Bureau of Labor Statistics ha indicato un aumento dei prezzi del 7,1% rispetto a novembre 2021. Gli intervistati hanno continuato a segnalare difficoltà nelle previsioni e nella pianificazione a causa dell’incertezza tariffaria a lungo termine e hanno spesso citato gli sforzi per ritardare o ridurre al minimo gli ordini fino a quando gli impatti non saranno più chiari”.

Si la verità, non hai il coraggio di alzare i prezzi, perchè hai i magazzini pieni e nessuno compra.

A causa dei dazi, abbiamo registrato piccoli aumenti di prezzo sulle nostre materie prime internazionali e alcuni fornitori stanno trattenendo le scorte per coprire le incertezze.

Ha ragione Trump, lui centra poco o nulla con la situazione attuale, l’occupazione è crollata a partire dallo scorso anno, le piccole e medie imprese erano in difficoltà, già lo scorso anno, con l’amministrazione Biden, i consumatori hanno votato Trump, perchè l’economia era in recessione.

Il resto sono balle amplificate da giornalisti e media.

E’ uscito, “MADMAN THEORY”, l’ultimo manoscritto di Machiavelli

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